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Un vero peccato per la miriade di fan sparsi su tutto il pianeta. Ci sono fenomeni che non si vorrebbero smettessero mai. Di sicuro, fra questi, vi è l’avventura musicale e di costume dei Van Halen; in special modo, quella iniziata con i nomi di Alex van Halen, Michael Anthony, Eddie van Halen e David Lee Roth.

Ovviamente è una formazione che fa parte di ciò che è stato, e di ciò che non potrà mai più essere. L’arrivo – nelle ultime apparizioni – del buon Wolfgang, figlio blasonato di Eddie e ancor prima, il passaggio di due vocalist eccezionali che rispondono ai nomi di Sammy Hagar e Gary Cherone, per quanto eventi di ottima fattura, portano già in un’altra dimensione.

Una magia musicale

Insomma, i fan della prima ora vorrebbero, se ci fosse una magia capace di riavvolgere il nastro, sicuramente rivivere quella stagione. Proprio di quegli anni che videro l’esordio dei quattro musicisti, parla il romanzo Il quinto Van Halen (LINEA-R, pag. 199). Il libro è stato pubblicato il 15 dicembre 2022. L’autore, Mimmo Parisi – titolare di diverse divulgazioni, fra le quali Nemmeno il tempo di un abbraccio (PlanetEdizioni) o l’ultima pubblicazione estiva All’ombra di Diabolik (PlanetEdizioni) – ha voluto da appassionato fan della band californiana, creare una storia che si legge come un thriller.

Chi collaborò al successo dei Van Halen?

L’LP Van Halen del 1978 si dimostrò un capolavoro assoluto. Le domande che si pone il romanziere sono: chi era il quinto membro della band che scomparve dai radar un attimo prima della pubblicazione dell’album? E ancora, quali ragioni lo portarono a desistere? Le risposte sono fra le pagine roventi di un romanzo rock scritto con tanta passione.