MATERA - (Ernesto Genoni) - Si è concluso il XXVII Congresso Eucaristico Nazionale che ha avviato il secondo anno del Cammino Sinodale. A Matera, dal 22 al 25 settembre, per una Chiesa Eucaristica e Sinodale, hanno partecipato rappresentanze e delegati di ogni diocesi italiana.
Il logo realizzato dai giovani materani, tiene conto del tempo della pandemia che ci ha limitati anche nella celebrazione eucaristica, nonché della lettura del pane di Matera che ha un significato Trinitario e Cristologico, e del cammino sinodale della Chiesa italiana, risposta a quanto lo Spirito Santo sta suggerendo e indicando: Chiesa che ascolta, partendo dal basso, in uscita.
Ritornare al gusto del Pane è una delle necessità del nostro tempo, è emerso da questo momento ecclesiale vissuto con tutte le chiese d’Italia nella città di Matera, città che conserva la tradizione della sacralità del pane, dove si può assaporare e gustare un pane che solo se spezzato e condiviso crea comunione.
Papa Francesco e il Presidente della CEI, il cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna, auspicano che questa tappa, all’inizio del secondo anno del cammino sinodale, porti a nutrirsi più concretamente del Verbum Domini e del Corpus Domini per spezzarlo con i fratelli. “Tornare al gusto del pane significa empatia, amabilità, passione di ricostruire la comunità lacerata, difendere la casa comune, gioia, voglia di relazione con tutti”.“Le nostre Chiese in Italia sono coinvolte nel cambiamento epocale; - riporta il messaggio della CEI ai presbiteri, ai diaconi, alle consacrate e consacrati e a tutti gli operatori pastorali, per il cammino sinodale, ottobre 2021 - allora non bastano alcuni ritocchi marginali per mettersi in ascolto di ciò che, gemendo, lo Spirito dice alle Chiese. Siamo dentro le doglie del parto. È tempo di sottoporre con decisione al discernimento comunitario l’assetto della nostra pastorale, lasciando da parte le tentazioni conservative e restauratrici e, nello spirito della viva tradizione ecclesiale – tutt’altra cosa dagli allestimenti museali – affrontare con decisione il tema della “riforma”, cioè del recupero di una “forma” più evangelica; se la riforma è compito continuo della Chiesa”.