Meloni in Parlamento giustifica il genocidio dei palestinesi ad opera di Israele
Nonostante ieri il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, e il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, abbiano fatto intendere chiaramente che l'attacco di Hamas nel sud di Israele debba essere spiegato (non giustificato!) dall'occupazione messa in atto da ben 56 anni dallo Stato ebraico nei confronti del popolo palestinese, la presidente del Consiglio Meloni anche questa mattina al Senato le ha classificate come un atto di fanatismo religioso, di terrorismo islamico, con l'intento di eliminare Israele e gli ebrei israeliani, paragonandolo immancabilmente alle persecuzioni nazifasciste... di cui anche il suo statista di riferimento, Benito Mussolini (secondo quanto da lei dichiarato in una intervista ad una tv francese), si è è reso responsabile!
Per non lasciar spazio a dubbi, Meloni ha detto:
"Per questo non può esserci nessuna ambiguità nel condannare nel modo più fermo i crimini dei quali Hamas si è reso responsabile, non può esserci nessun distinguo sulla condanna a ogni forma di antisemitismo, compresa quella di matrice islamica e quella che viene camuffata da avversione allo Stato di Israele".
Sebbene la (post) fascista Meloni abbia giustamente espresso condanna per l'uccisione dei civili israeliani, si è però dimenticata - oggi e in passato - di esprimere condanna, oltre che compassione, per l'uccisione di civili palestinesi da parte dell'esercito, della polizia e dei coloni israeliani nel corso dell'occupazione di Gerusalemme est, Cisgiordania e Gaza che dura, come ha ricordato ieri Guterres, da ben 56 anni. Limitando tale numero a quello (per difetto) indicato dalle Nazioni Unite, dal 2008 fino a metà settembre 2023, le vittime erano arrivate a superare le 6.500. Gli ultimi palestinesi sono uccisi anche in pogrom messi in atto dai coloni israeliani a cui, inerti, hanno assistito le forze di sicurezza di Tel Aviv. Per quei palestinesi ammazzati, al tempo e neppure adesso, non ci sono però state parole di condanna e compassione da parte di Meloni, del suo governo e di gran parte delle opposizioni in Parlamento.
Visto quanto accaduto in passato, perché allora non parlare anche di terrorismo ebraico, praticato dallo Stato di Israele? Perché non denunciarlo insieme alla politica di apartheid in corso da mezzo secolo da parte di Tel Aviv? Perché non parlare delle stragi che le organizzazioni paramilitari e terroristiche del neonato Stato di Israele hanno messo in atto nel 1948 contro i palestinesi che avevano cercato di difendere le loro abitazioni e le loro terre? Altri 300mila sono fuggiti e sono andati a rifugiarsi in Giordania e Libano, dove sono ancora profughi.
Ma, secondo Meloni, non esisterebbe una questione palestinese e quanto accaduto sarebbe solo una trappola di Hamas... per fare che cosa, lo ha spiegato così:
"Uso volutamente la parola «trappola», perché sono persuasa che la barbarie degli attacchi di Hamas, con miliziani che si mettono una telecamera sulla fronte per riprendere scene impensabili, come la decapitazione di neonati [non esistono prove documentali di tale affermazione, ndr], avesse un obiettivo preciso. Chiaramente quell'obiettivo non era e non poteva essere difendere il diritto del popolo palestinese, che invece viene usato e calpestato dai gruppi fondamentalisti come Hamas e dai loro atti terroristici, ma procurare piuttosto un conflitto molto più esteso, costringendo Israele a una reazione contro Gaza che minasse alla base ogni tentativo di dialogo, che creasse un solco incolmabile tra Israele, Occidente e Paesi arabi, alcuni dei quali coraggiosamente avevano invece tentato di normalizzare i rapporti con lo Stato ebraico attraverso gli Accordi di Abramo".
In pratica, secondo lei, Hamas avrebbe realizzato l'attacco del 7 ottobre per mettere in braghe di tela i Paesi arabi che si sono e si sarebbero accordati con Israele (l'ultimo l'Arabia Saudita), in modo da metterli in imbarazzo nei confronti della loro popolazione per aver venduto il riconoscimento del diritto degli arabi palestinesi ad uno Stato in cambio di denaro. Al di là del metodo e dei risultati che ancora una volta bisogna sottolineare che sono da condannare, non si capisce perché, se vera, tale strategia sarebbe da giudicare negativamente... oltretutto è anche la prova che Hamas avrebbe agito non per compiere un atto terroristico (fine a se stesso) di stampo islamico, ma un atto militare a sostegno della causa palestinese. Inoltre, con la sua interpretazione, Meloni non si è neppure accorta che conferma l'esistenza di una causa palestinese e che questa, non solo non è stata risolta, ma non sarebbe stata risolta neppure in futuro perché gli unici Paesi arabi che finora l'avevano perlomeno denunciata sarebbero stati "comprati" dagli accordi commerciali di Abramo, la cui regia è a Washington.
Non contenta di aver detto una stupidaggine, Meloni ha pure voluto esagerare:
"La strategia dei fondamentalisti per cancellare lo Stato di Israele dalla faccia della terra è una strategia di lungo periodo: rendere Israele una terra inospitale dalla quale scappare se si vuole vivere in pace, se si vuole avere il diritto a far crescere i propri figli e il processo di normalizzazione che stava avvenendo nella regione comprometteva quella strategia. Dunque, noi dobbiamo essere consapevoli degli schieramenti in campo. Da una parte c'è chi lavora a un processo di normalizzazione dei rapporti nel Medio Oriente e per una prospettiva di collaborazione sempre più stretta tra tutti i soggetti in campo e dall'altra c'è chi ha interesse ad alimentare lo scontro e a sottolineare punti di divisione".
Sono 56 anni che i palestinesi subiscono "quotidianamente" i soprusi degli ebrei israeliani per cacciarli da Gerusalemme est, dalla Cisgiordania e da Gaza con ogni tipo di angheria possibile e immaginabile, facendo ricorso anche a carcerazioni illegittime e uccisioni... e secondo Meloni, che ha descritto ciò che è classificabile e riconosciuto internazionalmente come apartheid, starebbe invece avvenendo l'esatto contrario?
Evidentemente Meloni è talmente abituata a dire impunemente menzogne che non ha neppure un minimo di decenza per cercare almeno di mascherarle in qualche maniera. E dove non mente, tace. Pertanto, non si preoccupa neppure di spiegare le dichiarazioni dei ministri come Smotrich che apertamente hanno dichiarato che per loro non esiste un popolo palestinese e che Israele ha il diritto di estendersi dal Mediterraneo fino al Giordano. Ma ci sono anche gli ebrei moderati, quelli che sostengono le ruberie di case e terreni a Gerusalemme est e in Cisgiordania, affermando che uno Stato palestinese non esiste e che quelle terre sono "contendibili".
E Giorgia Meloni dice che Hamas avrebbe interrotto un processo di normalizzazione verso un accordo che promuova la fine dell'occupazione israeliana e una soluzione a due Stati. La premier, però, in questo caso non ha avuto la faccia tosta di informarci quando tale accordo, non negli ultimi mesi, bensì negli ultimi anni è stato discusso dai Paesi occidentali che invece hanno sostenuto e sostengono, senza far nulla, l'apartheid di Israele.
Ma ancor più gravi sono le seguenti dichiarazioni:
"... Uno Stato è pienamente legittimato a rivendicare il proprio diritto all'esistenza, alla difesa, alla sicurezza dei propri cittadini e dei propri confini, ma la reazione di uno Stato non deve mai essere motivata da sentimenti di vendetta. Uno Stato fonda la sua reazione sulla base di precise ragioni di sicurezza, commisurando la forza e tutelando la popolazione civile. Questo è il confine nel quale la reazione di uno Stato di fronte al terrorismo deve rimanere e sono fiduciosa che sia anche la volontà dello Stato di Israele".
Israele, dal 7 ottobre, ha messo in atto un vero e proprio genocidio nei confronti dei civili palestinesi uccidendo indiscriminatamente migliaia di persone di cui per metà sono bambini, persino neonati. Insieme al bombardamento, da due settimane ha chiuso tutti i rifornimenti nella Striscia con l'intento di far morire per inedia, per mancanza di cure e per epidemie il resto della popolazione. Questi elencati, secondo il diritto internazionale che l'Italia riconosce, sono crimini di guerra. E non c'è neppure bisogno di un'inchiesta per provarlo, basta sintonizzarsi su una qualsiasi tv che riprenda immagini e testimonianze da Gaza.
Per tutto questo Meloni non ha espresso una parole di compassione e vicinanza, limitandosi a dire di esser fiduciosa che la reazione di Israele non sia animata da spirito di vendetta! Evidentemente Meloni o non è in grado d'intendere e di volere oppure crede di rivolgersi a persone che non lo siano, vista l'incredibile sfacciataggine di quanto ha avuto il coraggio di affermare.
Non soddisfatta della menzogna, ha voluto esagerare:
"Siamo consapevoli di come il punto di equilibrio tra una reazione necessaria e una sproporzionata in un contesto nel quale Hamas si fa volutamente scudo dei civili sia la cosa in assoluto più difficile, ma io credo che perseguire questo equilibrio sia oggi la principale delle nostre responsabilità. Nondimeno, il Governo fa appello a Israele affinché vengano preservati i luoghi di culto nella Striscia, a partire da quelli cristiani. La nostra priorità immediata rimane l'accesso umanitario, indispensabile per evitare ulteriori sofferenze della popolazione civile, ma anche esodi di massa che contribuirebbero a destabilizzare il Medio Oriente e in ultima istanza anche l'Europa. In questo senso, il Governo ha accolto con favore l'istituzione da parte israeliana di una zona umanitaria nella Striscia di Gaza..."
Gli abitanti di Gaza sono confinati in un ghetto costruito da Israele con muri, recinzioni e alta tensione. Gli scudi umani li sta creando indiscriminatamente lo Stato ebraico, che tiene prigioniere in un ghetto 2,3 milioni di persone (per metà minorenni), bombardando e uccidendo non solo i musulmani, fatto che a lei non importa in base a quanto dichiarato, ma anche i "suoi" cristiani, fatto di cui però non sembra essersene resa conto, dato che è già avvenuto.
Ma il massimo dell'indecenza, Meloni l'ha raggiunto quando ha detto che il suo Governo "ha accolto con favore l'istituzione da parte israeliana di una zona umanitaria nella Striscia di Gaza". L'esercito israeliano ha ordinato a 1,1 milioni di persone che abitano nel nord della Striscia di Gaza di spostarsi a sud del Wadi Gaza, indicandola come zona protetta. Coloro che hanno potuto farlo, nonostante il blocco nel rifornimento anche di carburante, sono stati bombardati anche nel sud della Striscia, fino al valico di Rafah. Anche queste, secondo la Corte penale internazionale dell'Aia, è un crimine di guerra.
Nella Striscia di Gaza non esiste alcuna zona umanitaria. Lo Stato ebraico sta compiendo ovunque il genocidio in atto dal 7 ottobre.