Riusciranno gli incontri casalinghi con Monza e Sassuolo nell'ultima giornata di Serie A per l'anno 2023 a risollevare le sorti di Napoli e Milan?

Le due squadre non stanno certo per retrocedere! Il Milan è terzo e in piena zona Champions. In campionato, dei 17 disputati,  ha perso 4 incontri  e ne ha pareggiati 3, mentre ha dovuto dire addio alla Champions non per manifesta inferiorità, ma per mancanza di precisione e fortuna  e adesso dovrà giocarsi l'Europa con uno spareggio per continuare il percorso in Europa League.

Non è una prima parte di stagione da buttare. Però il pareggio strappato a Salerno con l'ultima in classifica, durante quella che una volta era chiamata zona Cesarini, ha dato il via alle polemiche, tanto da mettere in discussione la guida tecnica della squadra, Stefano Pioli.

Così, l'ex di turno, Arrigo Sacchi

"Il Milan  non è una squadra. O meglio: lo è a volte e poi ritorna al buio. Non ha continuità, troppo altalenante. A Salerno non c'era un collettivo, ma un gruppo sparpagliato per il campo. Ognuno fa per conto suo. La difesa è in difficoltà, perché gli attaccanti non aiutano. Questo è il vero problema". 

E secondo Sacchi questo spiegherebbe anche i numerosi infortuni che stanno colpendo la squadra:

"Dipendono anche dal fatto che il gioco non è quasi mai collettivo, ma individuale. Quando fai tutto da solo è più facile andare incontro a problemi fisici". 

E allora, a neanche metà stagione, si parla già di mandarlo a casa, con la società che lo avrebbe già sfiduciato e con i media che fanno a gara per indicarne il sostituto... temporaneo e definitivo, con la squadra affidata all'allenatore della Primavera, Ignazio Abate, che in estate ne consegnerebbe la guida ad Antonio Conte.

Siamo quasi all'isteria, la stessa che ha portato il Napoli a cambiare allenatore sostituendo Garcia con Mazzarri. Con che risultato? In 12 giornate Garcia aveva collezionato in negativo 3 sconfitte e 3 pareggi. Mazzarri, in 5 giornate ha collezionato complessivamente 2 vittorie e 3 sconfitte (seppur contro Inter, Juventus e Roma). È stato un guadagno?

Mazzarri, noto anche come il re delle scuse, ha spiegato così il momento no della sua squadra:

"Se si arriva in una big in un certo momento, giocando ogni tre giorni non c'è quasi tempo di allenare. E anche il preparatore ha delle difficoltà. Bisogna aspettare la sosta o fare qualche alternanza. Abbiamo bisogno che anche chi non gioca in attacco faccia gol, servono soluzioni diverse come per esempio un movimento degli esterni. Ci stiamo già lavorando".

Vedremo pertanto all'inizio del 2024 se sarà vero.

Intanto, il Napoli è agli ottavi di Champions, nota più che positiva, ma è fuori dalla Coppa Italia e settimo in campionato, a 17 punti dall'Inter che è in testa con 44, gli stessi che avevano gli azzurri lo scorso anno a questo punto della stagione, quando a guidarli c'era Spalletti.