Sono ormai mesi che la quotazione dell'oro non riesce ad allontanarsi dal livello di 1200 dollari l'oncia.

Eppure appena la scorsa primavera il metallo prezioso viaggiava sui 1300 dollari, e molti ipotizzavano scenari assai più rosei. Che cosa è cambiato da allora sui mercati?

Che l'oro sia un bene rifugio è l'unica certezza su cui tutti gli operatori concordano, mentre non c'è unanimità sul fatto che sia arrivato o meno il momento di farvi ricorso.

Invece un tema in cui la previsione è unanime è ciò che accadrà in base alle mosse della FED. Infatti, se a dicembre l’incremento dei tassi di interesse sui titoli del debito pubblico americano proseguirà al ritmo anticipato dagli economisti della banca centrale statunitense, la quotazione dell'oro proseguirà il suo cammino in discesa.

A controbilanciare il tutto, però, vi è la situazione internazionale dominata da politici che, sia in Usa che in Europa, non seguono ormai più un galateo istituzionale che ne rendeva prevedibili mosse e decisioni.

Per tale motivo, la quotazione dell'oro, stavolta con un andamento contrario al precedente, potrebbe risentirne.