Ecco perché Salvini si è rifugiato dietro la gonnella della ministra avvocato Giulia Bongiorno
«Sì, questa volta i retroscena giornalistici sono veri: sono stata io a consigliare Salvini di cambiare strategia, di non lasciarsi processare per la nave Diciotti.»
Questo è quanto ha serenamente confessato il ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno al Corriere, aggiungendo anche: «Io sono sicura che per le accuse sulla nave Diciotti, Salvini sarebbe stato assolto, ma conosco la giustizia italiana, quanto sarebbe durato il processo? Sei, sette, dieci anni? E lui nel frattempo sarebbe stato messo alla gogna.»
Evviva la sincerità. Finalmente un po' di chiarezza nel Paese dei "pare", dei "sembra" dei "si sussurra"... Bene, anzi... male. Molto male. Perché? Queste le considerazioni al riguardo.
La prima è molto semplice. La Bongiorno suggerisce a Salvini di approfittarsi del suo status di parlamentare e ministro per cercare di sfuggire al giudizio a cui invece un "normale" cittadino non potrebbe sottrarsi. E questo vale come principio, al di là di qualsiasi considerazione che un ministro possa essere giustificato o meno dal proprio ruolo politico nel prendere una decisione.
E questo "dato di fatto" implica anche che i 5 Stelle sono logicamente venuti meno ai loro sbandierati principi di uguaglianza e onestà, oltretutto pure in favore di un politico che fa di tutto per toglier loro i voti. Infatti, pretendere da parte di Salvini di non essere giudicato da un tribunale non era un obbligo, ma una possibilità.
Inoltre, l'avvocato ministro Bongiorno ha consigliato a Salvini di non farsi giudicare perché dal 2020 dovrebbe entrare in vigore la norma che sospende la prescrizione, a lei tanto cara e su cui ha basato la sua carriera professionale, da cui ha avuto poi origine quella politica. Un fatto curioso, anche questo. Infatti, perché dei membri di un Governo che si dice populista utilizzano per fuggire da un processo dei mezzi che al popolo invece non sono concessi? Non è una contraddizione?
Infine, ma di questo ne ho già parlato, c'è il modo di agire di "capitan Coniglio", ovvero Matteo Salvini, che fa il "capitan Fracassa" contro coloro che non hanno diritti e voce alcuna, mentre quando ha finalmente la possibilità di rendere conto delle proprie azioni e delle proprie convinzioni combattendo a viso aperto contro un avversario che potrebbe anche procuragli dei guai, che cosa fa? Come un pupo qualsiasi si rifugia, gemente e piangente, dietro una gonnella, in questo caso quella della ministra avvocata Bongiorno, dicendole "pensaci tu!"
Non è una bella immagine per uno che si fa chiamare capitano!