Florence, anche se dopo aver raggiunto la costa da uragano è divenuto tempesta, ha causato 17 vittime. Come era ormai evidente fin sabato, la pericolosità di Florence, più che dai venti, è stata determinata dalla pioggia che in alcune zone è caduta sino a raggiungere il metro di altezza.

Sono i due Stati della Carolina, Nord e Sud, ad avere subito i danni maggiori che, però, potrebbero non esser finiti.

Infatti, secondo il governatore della Carolina del Nord Roy Cooper, molti sono i fiumi che si stanno ingrossando e che potrebbero esondare nelle prossime ore, aumentando l'estensione delle aree già attualmente inondate, allagate ormai da quasi tre giorni.

Stesso allarme da parte di Henry McMaster, che è invece il governatore della Carolina del Sud, che ha dichiarato che si aspetta nelle prossime ore un'ondata di piena dai fiumi che dal nord scorrono verso sud e che molto probabilmente potrebbero esondare.

Il governatore Cooper ha detto che oltre 900 persone sono state tratte in salvo dalle inondazioni e che 15mila sono quelle ricoverate nelle strutture messe a disposizione dallo Stato per affrontare l'emergenza.

Molti dei salvataggi sono stati effettuati a Wilmington, storica città costiera di circa 117mila abitanti situata su una penisola tra Cape Fear River e l'Oceano Atlantico. Ma a nord di Wilmington la situazione è pure peggiore. A Leland, gli edifici in alcuni casi sono stati letteralmente sommersi dall'acqua che in alcune zone ha raggiunto i 3 metri di altezza.

Sono circa 650mila gli edifici privi di elettricità nel Nord e nel Sud della Carolina. Secondo i meteorologi, la quantità di pioggia portata da Florebce sarebbe superiore a quella portata dall'uragano Floyd che nel 1999 causò la morte di 56 persone.