Una vicenda tutta italiana. Come esempi. Terremoto Irpinia 1980. Zona sismica costruita con misure non antisismiche. Rigopiano. Disastro di vittime provocato da incuria urbanistica. Specie invasive su ecosistema italiano.
Nessun controllo fatto sulle importazioni di prodotti esteri. E via dicendo, in un secolo e mezzo di mala gestione amministrativa in tutti i settori. Non ultimo il caso diffusione Covid 19, provocato proprio dall'imprudenza degli imprenditori norditaliani primi contagiati e i loro continui spostamenti senza regole di controllo in diverse parti d'Italia e del mondo.
Alla fine, il paese di Pippo Franco, Enzo Jannacci, Pingitore, Valeriano, Carlo Vanzina, ma senza la carica comica e ironico distensiva di questi attori e registi. Anzi. Totalmente tragico nei risultati, con vittime e disastri vari. Più che altro, lo scenario del riso amaro della satira di Alighiero Noschese.
In ultimo, il grottesco delle scelte politiche dei governi degli ultimi anni. Industrie svendute a paesi emergenti, da ILVA ad Alitalia. Sistema bancario al tracollo, in totale sudditanza all'UE. A seguire, la totale amnesia riguardo lo sviluppo e diffusione economica della ricchezza agroalimentare dei prodotti autoctoni italiani.
E con il fatto della malattia suina di questi giorni, si ripete il copione. Interventi in ritardo, polemiche, burocrazia. Modello Italy, appunto. Ma alla fine il solito risultato. Danni economici gravissimi, danni ecologici e agricoli pesanti, con la consueta chiusura e crollo di tante piccole e medie attività imprenditoriali del paese. E lo sterminio non tanto selettivo dei poveri animali da allevamento, vittime ignare dell'agire perverso dell'Homo Antropocenis.
E come direbbe il grande Toto': e io pago, anzi noi tutti paghiamo per il solito andazzo.