Puntuale come il mal di denti anche quest’anno si inizia a fare polemica utilizzando presepi e crocifissi, confusi come i simboli fondanti della nostra società, solo che quei simboli e quei valori in realtà sono quelli della modernità e della scienza, del vivere civile, dei diritti e dei doveri e sono quelli che dobbiamo coltivare, difendere e diffondere.

Se c’è qualcosa, infatti, che abbiamo tutti il dovere di difendere davanti a chiunque e in ogni momento, non è certo il presepe, né il crocifisso, che, per quanto possano essere folkrostici, popolari e legittimi anche agli occhi di chi non si professa cattolico, sono i simboli solo di una parte degli italiani, non dell’Italia tutta

Come dice Andrea Coccia, i simboli e i valori che abbiamo il dovere di difendere e di diffondere sono le conquiste della modernità e della scienza, quelli che ci hanno lasciato in eredità tutte le grandi rivoluzioni del pensiero occidentale degli ultimi tre secoli: l’importanza del dubbio contro la certezza, la libertà di autodeterminazione degli individui, l’uguaglianza degli stessi di fronte alla legge, la laicità dello Stato e la dimensione individuale e interiore della religiosità, da cui deriva la libertà di chiunque di credere nel dio che gli pare e gli piace tra i tanti in circolazione, come pure il diritto di non credere a nessuno di essi!

Dobbiamo difendere e diffondere la nostra cultura, contro le spose bambine, le mutilazioni genitali per motivi religiosi, le discriminazioni ed emarginazioni del meraviglioso universo femminile, dobbiamo difendere e diffondere i nostri sforzi per eliminare lo sfruttamento sul lavoro di donne e uomini, per assicurare a tutti istruzione, assistenza sanitaria e protezione civile.

Dobbiamo difendere e diffondere il riconoscimento della libertà individuale di allestire in casa propria presepi, alberi di Natale, alberi della cuccagna e quant'altro, come il riconoscimento che i luoghi pubblici sono di tutti e non possono essere asserviti alle preferenze di qualcuno.