"Matteo the Scrapper Renzi è il primo ministro più giovane che l'Italia abbia mai avuto ed è stato anche il leader più giovane a partecipare al G7. È stato anche anche il primo sindaco in carica a diventare presidente del Consiglio [chiedere a Enrico Letta per la conferma, ndr].

Nel 2014, la rivista americana Fortune lo ha classificato come la terza persona più influente al mondo tra quelle al di sotto dei 40 anni di età, e Foreign Policy lo ha inserito tra i primi 100 Global Thinkers.

Inoltre, Renzi è soprannominato il Rottamatore (Scrapper) per la sua ambizione nel voler rinnovare l'establishment politico italiano.

Renzi, che non ha occupato un seggio in nessuna delle due Camere del Parlamento durante il suo mandato come primo ministro, ed è diventato membro del Senato dopo le elezioni politiche del 2018, a seguito delle quali ha annunciato le sue dimissioni da segretario del Partito Democratico, con effetto dal 12 marzo 2018 [ma non ha citato che le dimissioni sono state conseguenza del disastroso risultato nelle urne, ndr].

Che cosa offre? Matteo Renzi ha una vasta esperienza nel campo delle questioni politiche ed economiche, sia in Italia che all'estero. Chi prende decisioni politiche in qualsiasi settore trae vantaggio dalla sua ampia conoscenza su affari internazionali, ambiente e, soprattutto, su questioni economiche globali."


Quanto riportato sopra è il contenuto della paginetta con cui il senatore semplice del Pd Matteo Renzi pubblicizza i suoi "servizi" sul sito Celebrity Speakers.

È un sito dove si organizzano appuntamenti, è vero... ma le prestazioni richieste non vanno al di là delle conferenze. Celebrity Speakers raccoglie, a suo dire, le "persone più influenti sul pianeta" e le mette a disposizione di chi lo desideri per organizzare conferenze in tutto il mondo. Basta pagare.

In base a quanto dichiarato a "La Verità" da Marina Leo, socia della piattaforma Celebrity Speakers Associates, una "prestazione" di Renzi è venduta a 20mila euro... meno di un decimo di quanto verrebbe pagata una conferenza di un ex presidente americano. Ma la metà, dice lei, va in tasse, aggiungendo che Matteo the Scrapper attualmente ha solo un paio di appuntamenti fissati, uno in Cina e l'altro, ma solo per il prossimo anno, a Dubai.

D'altra parte, Matteo the Scrapper, con tutti i mutui che ha da pagare, deve darsi da fare per mettere a frutto la visibilità dei suoi tre anni a Palazzo Chigi, di cui però sia gli italiani che il suo partito ricordano solo gli insuccessi e i disastri causati dalle sue pseudo riforme.

Inoltre, come Matteo the Scrapper possa pretendere di millantare una conoscenza su affari internazionali, ambiente e, soprattutto, su questioni economiche globali, lo sa solo lui. Probabilmente, però, si farà pagare in anticipo, prima di tenere una conferenza.