Stando a quanto riportano le agenzie, il ministro dell’Economia e delle finanze, Daniele Franco, con il placet del presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha scelto i nuovi vertici della Rai, la tv di Stato: Marinella Soldi sarà la nuova presidente, Carlo Fuortes il nuovo amministratore delegato. 

Chi sono? 

Marinella Soldi è stata direttore generale di Discovery Networks Sud Europa (Italia, Francia, Spagna e Portogallo) e amministratore delegato di Discovery Italia,  la rete dei canali tv Real Time, DMax, Nove, Giallo, Focus, K2 e Frisbee... che da tempo si contraddistinguono per mandare in onda i "migliori" programmi spazzatura che si possono vedere in Italia. Attualmente, Marinella Soldi è presidente della Fondazione Vodafone Italia e Consigliere Indipendente di Nexi, Italmobiliare e Ariston Thermo.

In passato, la "fiorentina" (per la precisione di Figline Valdarno) Marinella Soldi era balzata agli onori della cronaca perché La Stampa si era chiesta se il fatto che Renzi, quando era premier, l'avesse candidata al vertice della Rai avesse influito sulla decisione di Discovery di comprare poi il costosissimo (oltre che banalissimo e noiosissimo) documentario prodotto da Lucio Presta con l'ex premier in veste di presentatore e esperto d'arte. In pratica, una sorta di ringraziamento per il pensiero avuto nei suoi confronti.

Ma non appena la notizia è cominciata a rimbalzare, la Soldi ha subito preso carta e penna per spiegare che lei con il documentario di Renzi non aveva nulla a che fare:

"Egregio Direttore, Riguardo l’articolo odierno di Francesco Grignetti sul Vostro giornale, tengo a precisare che la decisione di trasmettere il documentario ‘Firenze secondo me’, di Matteo Renzi, e la relativa negoziazione dei diritti, sono avvenute successivamente alla mia uscita dal gruppo Discovery, divenuta effettiva il 1 ottobre 2018. Non ho pertanto avuto alcun ruolo in tali decisioni aziendali".

Resta però il fatto che, nelle grazie di Renzi in passato, la ritroviamo adesso di nuovo proposta ai vertici della Rai da un governo di cui Renzi pretende di essere il burattinaio. Un caso? Considerando come Renzi intende la politica è difficile credere al caso e alle coincidenze.


Carlo Fuortes, invece, è legato al mondo della cultura. Dal 2002 al 2003 è stato Direttore generale del Palazzo delle Esposizioni e delle Scuderie del Quirinale di Roma. Successivamente, fino al 2015, ha diretto l'Auditorium Parco della Musica, in qualità di Amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma. 

Dal 2012 al 2013 ha assunto l'incarico di Commissario Straordinario della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari e dal 23 dicembre 2013 è stato nominato Sovrintendente del Teatro dell'Opera di Roma. Incarico che è stato confermato fino al 23 aprile 2025.

Area politica di riferimento? Quella di centrosinistra, legato soprattutto al Partito Democratico.


Se la nomina del presidente, visto il precedente placet renziano, può essere gradita al centrodestra, probabilmente quella di Fuortes, anche in rapporto al tipo di attività svolte finora, potrebbe risultare indigesto a personaggi come Salvini e Meloni che sembrano essere alternativi a qualunque cosa possa, anche lontanamente, essere legata alla cultura.

In base alle scelte i 5 stelle non sembrano esser stati tenuti in conto da Franco e Draghi. Pertanto, adesso non resta che attendere per conoscere chi farà festa e chi si straccerà le vesti.