Roma. Un tassista brasiliano ubriaco uccide il gestore di un bar solo perché e giustamente si rifiutava di vendergli altro alcool. E si, alla guida per lavoro questo uccide perché gli si ricorda che non è prudente e anche del lavoro che svolge. Ma siccome siamo in Italia, dove tutto è permesso, soprattutto gli extracomunitari lo sanno e ne approfittano. Infatti, nonostante i dettagli forniti dalla vittima, l'assassino fosse ancora sporco di sangue al momento del fermo, bisogna specificare che è "presunto assassino".
Quanto garantismo per gli assassini, anche dichiarati, presi con "le mani nel sacco".
Quando finirà questa farsa ? Dare a Cesare quel che è di Cesare. ...!