Nel privato resta l'obbligo della mascherina, come misura anti-Covid, per proteggere naso e bocca, in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro al chiuso o all'aperto, in base a quanto deciso dal protocollo sulle misure di contrasto e contenimento della diffusione del Covid negli ambienti di lavoro sottoscritto nel 2020 e aggiornato nel 2021 e che resterà valido per tutto il settore del lavoro privato almeno fino a metà giugno. Dall'obbligo sono comunque esenti tutti quei lavoratori che operano  in condizioni di isolamento.

La decisione è frutto di un accordo tra parti sociali, ministero del Lavoro, ministero della Salute e Inail.

Invece, per quanto riguarda il settore del lavoro pubblico, in base alla circolare del Ministro Brunetta del 29 aprile scorso, la mascherina è solo raccomandata.

La decisione, insieme a quella che ipotizza l'estensione del provvedimento fino a tutto il mese di giugno è stata commentata così da Giorgia Meloni:"Secondo alcune indiscrezioni giornalistiche, sembrerebbe che il governo stia tornando alla carica con l'obbligo dell'uso della mascherina nei luoghi di lavoro (al chiuso e all'aperto) fino al 30 giugno. Mentre le altre Nazioni tornano alla normalità, l'Italia continua a rimanere ostaggio delle decisioni scellerate di Speranza e Co."

Di tutt'altro avviso le parti sociali, come dimostra la dichiarazione della segretaria confederale della Cgil Francesca Re David: "Bene il mantenimento della validità del Protocollo così com'è in tutte le sue parti, e consideriamo utile fare una successiva e prima verifica a giugno. ... È importante che oggi sia l'Inail che il ministero della Salute nel loro intervento abbiano ribadito che i rischi Covid sono ancora presenti. Riteniamo quindi fondamentale che il Protocollo e i comitati continuino a svolgere il loro ruolo essenziale a fronte di una pandemia che non è purtroppo ancora finita. In questo momento, la cosa più utile da fare è mantenere tutto quello già definito dal Protocollo con una prima verifica a giugno".