"In merito alla presenza del sig. Gianluca Savoini alla cena che si è tenuta a Roma, a Villa Madama, la sera dello scorso 4 luglio, in onore del Presidente Putin, si precisa che, come già anticipato, il Presidente del Consiglio non conosce personalmente il sig. Savoini.La cena è stata offerta dal Presidente Conte e l'invito è stato esteso anche a tutti i partecipanti al Forum di dialogo italo-russo delle società civili, che si è tenuto il pomeriggio dello stesso giorno presso la Farnesina.Il suddetto Forum è stato organizzato dalla Presidenza del Forum stesso e dall'Ispi.Dopo aver compiuto tutte le verifiche del caso, si precisa che l'invito del sig. Savoini al Forum è stato sollecitato dal sig. Claudio D'Amico, consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del VicePresidente Salvini, il quale, tramite l'Ufficio di VicePresidenza, ha giustificato l'invito in virtù del ruolo dell'invitato di Presidente dell'Associazione Lombardia-Russia e ha chiesto ai funzionari del Presidente del Consiglio di inoltrarla agli organizzatori del Forum.L'invito alla cena del sig. Savoini è poi stata una conseguenza automatica della sua partecipazione al Forum."


Questa è la nota del presidente del Consiglio Conte che, in pratica, conferma la mail anticipata da La Stampa e "sbugiarda" la ricostruzione del ministro dell'Interno Salvini, in merito alla presenza di Gianluca Savoini alla cena del 4 luglio.

Quello che è da notare è che in questa vicenda (relativa all'incontro al Metropol), a rendere poco credibile la posizione di Salvini, è proprio lo stesso Salvini che ha smentito qualsiasi rapporto con Gianluca Savoini, almeno negli ultimi 12 mesi. Peccato però, che foto, email, dichiarazioni dimostrino l'esatto contrario.

Ed a far capire le difficoltà e gli errori di comunicazione della Lega e di Salvini sulla vicenda Metropol contribuiscono anche le dichiarazioni dei media che sostengono quel partito che, disperatamente, cercano di convincere i "tifosi del capitano" che i problemi di cui è necessario occuparsi sono altri e che della Russia è inutile parlare.

E pure le dichiarazioni e le non dichiarazioni dei protagonisti contribuiscono a mettere in cattiva luce sia Salvini che il suo partito: Savoini non ha smentito l'incontro e l'avvocato "Luca" ha detto che si è parlato della vendita di petrolio, ma senza però dire una parola di spiegazione su quanto Savoini ha detto in relazione ai soldi che alla Lega dovevano essere destinati.

Un autogol per la propaganda leghista.


Della vicenda Metropol, naturalmente, c'è anche un altro aspetto che ancora è da chiarire, ammesso che possa essere possibile farlo... anche in futuro. Chi ha fatto la registrazione e chi ha organizzato l'incontro?

La vicenda Metropol, inevitabilmente, non può non richiamare alla memoria quanto accaduto in Austria dove il vice cancelliere Heinz-Christian Strache, presidente della Fpö (partito dell'ultradestra nazionalista, alleato della Lega), è rimasto coinvolto in uno scandalo a seguito della registrazione di un incontro in cui prometteva a dei sedicenti oligarchi russi qualsiasi tipo di concessione da parte dell'Austria in cambio di denaro.

Anche in quel caso chi abbia organizzato l'incontro e come Strache possa aver accettato di parteciparvi è un mistero, anche perché i russi erano poco più che degli attori che impersonavano una commedia.

Quell'episodio ha portato alle dimissioni del governo governo Kurz e a nuove elezioni in Austria.

Anche la vicenda Metropol sembra organizzata per svelare la vera natura della Lega e di Salvini e di come il cambiamento, al di là della propaganda, non sia in realtà tale nella realtà. Se quello in cui è caduto Savoini è un tranello, è chiaro che avrebbe potuto evitarlo dicendo di non essere interessato alla trattativa. Se Salvini non ne fosse stato al corrente ion doveva negare di non avere avuto mai a che fare con Savoini nell'ultimo anno... era sufficiente che dicesse di essere rimasto stupito e sorpreso dal contenuto dell'incontro e di volere delle indagini che ne facessero chiarezza... non è quanto è accaduto.


E adesso la sinistra vuole portare la vicenda in Parlamento, chiedendo anche le dimissioni del ministro dell'Interno. Il Movimento 5 Stelle non è contrario, almeno riguardo al discutere la vicenda in Aula. Ci si avvia verso una crisi di governo, visto che Salvini non ha la minima intenzione di fare alcuna dichiarazione in Parlamento sulla vicenda che lo vede coinvolto?