«Ho ringraziato il presidente del Consiglio italiano. Ribadisco il mio ringraziamento all'Italia per la collaborazione così stretta in questo caso. Auguro al poliziotto italiano ferito una guarigione completa e rapida».

Con queste parole, la cancelliera tedesca Angela Merkel aveva espresso la sua gratitudine all'Italia per aver interrotto alle porte di Milano la fuga di Anis Amri, dopo la strage del mercatino di Natale a Berlino.

Anis Amri aveva tentato di uccidere due poliziotti che lo avevano fermato per un controllo. Uno di loro è rimasto ferito, l'altro è riuscito a rispondere al fuoco uccidendo il terrorista.

Le istituzioni italiane hanno celebrato i due poliziotti che per molti giorni hanno occupato le cronache dei media non solo nazionali, ma anche internazionali.

La Germania, qualche giorno fa, pensava di premiare i due per quello che avevano fatto. Però, all'ultimo momento, la cerimonia di premiazione è stata annullata dai tedeschi. Il motivo? I due poliziotti avevano messo sul proprio profilo facebook delle foto di Mussolini, oltre a frasi di stampo fascista.

Da parte della Polizia e del prefetto Gabrielli, nessuna dichiarazione. Lo stesso da parte di Minniti e del ministero dell'Interno.

Dal 2001, a partire dai fatti di Napoli, proseguendo con quelli del G8 di Genova, abbiamo scoperto che la politicizzazione delle forze dell'ordine, e tra queste la Polizia, è un problema di non poco conto. Naturalmente, avere delle idee politiche è normale e giusto, anche per chi operi nelle forze dell'ordine. Il guaio è se queste idee politiche sono associabili con l'estremismo di destra. Lo stesso sarebbe anche se l'estremismo fosse di segno opposto.

La Germania ha voluto sottolineare il problema negando qualsiasi riconoscimento ai due poliziotti italiani. Le istituzioni italiane, finora, hanno fatto finta di niente. Come dobbiamo interpretare questo silenzio? Che sia giusto per poliziotti o altri che siano deputati ad assicurare la giustizia e l'ordine pubblico in Italia essere o esser considerati dei possibili fascisti?