14 gennaio 2023, Largo Giovanni XXIII - Roma, dalle 16.30 alle 18.30.
Noi non rinunceremo mai e continueremo fino alla fine a pretendere Verità e Giustizia, lo dobbiamo a Emanuela e a tutte le vittime della crudeltà umana.

Così Pietro Orlandi, in un manifesto, ha ricordato a coloro che volessero partecipare, il giorno e l'ora del sit-in organizzato per la sorella Emanuela per il suo (o quello che sarebbe stato) 55° compleanno.

Nei giorni della scomparsa di Benedetto XVI, Pietro Orlandi aveva dichiarato come il papa emerito  Ratzinger non avesse mai pronunciato una parola a riguardo del caso di Emanuela, nonostante le tante richieste della famiglia, nonostante il desiderio di vederla citata quantomeno in una cerimonia, per ricordarla. Ma silenzio, mai una parola fu pronunciata.

Sul tema, Pietro ha detto: “Per chi muore c’è sempre rispetto. Ma io continuo a pensare che papa Ratzinger fosse a conoscenza dei fatti visto che all’epoca era pressappoco il braccio destro di Wojtyla. Eppure, non ha mai detto una parola di solidarietà su Emanuela, nonostante i tanti nostri appelli”.

Poi, aveva aggiunto: “Non ci ha mai ricevuto, in questa vicenda è stato un po’ pilatesco, nel senso che se ne è lavato le mani, io non sono mai riuscito ad avvicinarlo. Chissà che magari non abbia lasciato due righe per la famiglia, che arrivassero all’improvviso. Non si sa mai, magari”.

Papa Francesco è stato l'unico che, incontrando la famiglia Orlandi all'inizio del suo pontificato si è espresso con la frase: “Emanuela sta in cielo”. 

È di queste ore la notizia che in Vaticano è stato aperto un fascicolo sulla vicenda di Emanuela Orlandi, "la giovane figlia di un dipendente vaticano misteriosamente scomparsa nel centro di Roma il 22 giugno 1983".

Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha riferito che il promotore di Giustizia vaticano Alessandro Diddi ha confermato questa decisione motivandola con le richieste fatte dai familiari.

L'avvocato della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, ha commentato così la notiziain una dichiarfazione all'Ansa: “Noi ne siamo all'oscuro, lo apprendiamo dagli organi di stampa, ma certo è da un anno che attendevamo di essere ascoltati”.
Questo, invece, il commento di Pietro Orlandi all'adnkronos: “Mi colpisce la riapertura delle indagini, una riapertura improvvisa. Se è su impulso di Papa Francesco, ben venga. Non so se è una decisione presa dopo la recente proposta di aprire una inchiesta parlamentare. Magari potrebbe nascere una collaborazione tra Stato italiano e Vaticano, mancata per 40 anni. È chiaramente una notizia positiva e mi auguro di essere sentito dagli inquirenti”.