A novembre del 2016, Google aveva annunciato di aver avviato un programma per sperimentare la cattura dei dati da mostrare nei propri risultati di ricerca acquisendoli non tanto dalla versione desktop delle pagine, quanto da quella per mobile.

L'indice dei risultati di ricerca di Google era e rimane unico, non esiste una versione che visualizzi i risultati per chi utilizzi uno smartphone ed una versione per chi utilizzi un Pc. Semplicemente, a partire da quella sperimentazione i risultati di ricerca che compaiono negli indici vengono catturati, per chi le ha, a partire dalle pagine che sono state disegnate per la versione mobile.

Questa nuova modalità di indicizzazione è entrata ufficialmente in funzione da lunedì 26 marzo. Chi dispone di un sito le cui pagine si adattano automaticamente alla periferica da cui vengono chiamate, non deve apportare alcuna modifica alla struttura delle pagine e alle informazioni a supporto dell'indicizzazione.

Invece, chi disponga di una configurazione del sito in cui le pagine abbiano una struttura ed un indirizzo diverso a seconda che vengano richiamati da dispositivi mobili o desktop, allora potrebbe essere necessario che apportino delle modifiche per rendere più efficace l'acquisizione dei contenuti da parte dei bot di Google.

Questa nuova modalità di indicizzazione, definita mobile-first, secondo quanto riportato da Google riguarda il modo in cui vengono raccolti i contenuti, non riguarda come questi vengono classificati. Pertanto, i contenuti raccolti tramite indicizzazione mobile-first non hanno (o non dovrebbero avere) alcun vantaggio di posizionamento negli indici, sia rispetto ai contenuti mobili che non sono ancora stati raccolti in tale modalità, sia rispetto ai contenuti desktop. Inoltre, anche chi offrirà solo contenuti desktop, continuerà ad essere presente nelle pagine di ricerca.

Va però fatto notare che se questa nuova modalità è stata denominata mobile-first, certo non potrà non avvantaggiare (almeno in relazione alle ricerche entro le 24 ore) la cattura e la conseguente visualizzazione dei contenuti di pagine nella versione mobile rispetto a quella di pagine unicamente desktop.