Politica

Le opposizioni trovano un punto di convergenza sul salario minimo

Incredibile, le opposizioni trovano un punto di convergenza: il salario minimo. 

Giuseppe Conte, Movimento 5 Stelle: "Quando abbracci battaglie giuste e hai la caparbietà di portarle avanti, riesci a creare la giusta convergenza. ... L'accordo raggiunto dice che la convergenza tra forze politiche si sperimenta su temi e su proposte concrete. I percorsi politici vanno costruiti sui bisogni dei cittadini e non possono essere affidati a photo opportunity o a comizi in tandem".Elly Schlein, Partito Democratico: "Sotto una certa soglia non si chiama lavoro, ma sfruttamento, come lavoro e povero non devono più stare nella stessa frase. Per questo la proposta di legge unitaria delle opposizioni sul salario minimo è un segnale forte, per stabilire che sotto i 9 euro all'ora non si possa andare e per far valere verso tutti i lavoratori e le lavoratrici la retribuzione complessiva prevista dal contratto più rappresentativo del settore. A fronte di un aumento dell'inflazione che pesa molto sulle famiglie e ne erode il potere d'acquisto, anziché aumentare precarietà e povertà, il Governo non si volti dall'altra parte, ma approvi questa proposta sul salario minimo".Nicola Fratoianni, Sinistra Italiana e Verdi: "Una buona notizia. Tutte le forze di opposizione hanno trovato un accordo per una proposta sul salario minimo in Italia. La proposta unitaria rispecchia tutte le nostre posizioni, legando il salario minimo al costo della vita e ai contratti collettivi per valorizzare il lavoro dei sindacati. Questo accordo è molto più che un compromesso fra le diverse forze politiche, è un'ottima proposta che offrirebbe immediate risposte a milioni di lavoratori italiani, che hanno stipendi troppo bassi. Secondo voi il governo e la maggioranza accoglieranno la proposta delle opposizioni? Temo di no, ma non ci fermeremo. Continueremo a batterci per la giustizia economica e sociale in Italia. E per dare agli italiani e alle italiane stipendi, pensioni e compensi più giusti".Carlo Calenda, Italia Viva: "Il salario minimo è una risposta necessaria. Le opposizioni hanno trovato un'intesa, ora tocca a Giorgia Meloni e alla maggioranza dimostrare che si può lavorare insieme nell'interesse del Paese. Il salario minimo è presente in tutti i paesi del G7 da anni. La questione è farlo bene. La proposta che abbiamo fatto è equa, equilibrata e rafforza i contratti nazionali. Il lavoro povero colpisce soprattutto giovani e donne. Un'ingiustizia che non può più essere tollerata".

E Italia Viva di Renzi? Probabilmente il consulente di Bin Salman deve aver telefonato ai suoi amici imprenditori che gli hanno detto di non appoggiare l'iniziativa, cosa che lui ha subito fatto, screditando coloro che invece ne fanno parte. 

Come Pierluigi Bersani, in una intervista a La7, ha commentato le dichiarazioni di Renzi? Così:

"Guardi, sinceramente... di quel che pensa Renzi non me ne può fregare di meno".

Una frase perfetta, che rispecchia alla perfezione la qualità e la dimensione del senatore di Rignano. Impossibile dire di più e di meglio.

Autore Marzio Bimbi
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