In base ai dati di Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione Europea, rielaborati dal ministero dello Sviluppo Economico guidato dalla figlia di Guidalberto Guidi, il quadro che ne esce dell'Italia non è proprio così esaltante. Per quanto riguarda l'occupazione, l'Italia registra una diminuzione del numero dei disoccupati, ma la differenza dei dati rispetto ad altri paesi europei rimane sconfortante, anche riguardo la disoccupazione giovanile. Per quanto riguarda la produzione industriale, l'Italia è anche qui fanalino di coda rispetto al resto d'Europa. Di fronte ad una perdita della produzione pari al 31% dall'inizio della crisi, ad oggi l'Italia ha recuperato solo il 3%. Un dato non proprio confortante se paragonato al recupero del 27,8% della Germania. E nel settore delle costruzioni non va meglio. Mentre l'Italia tocca nuovi minimi dall'inizio della crisi, in Europa i dati indicano segnali di ripresa, con la Spagna che segna addirittura quasi il 33% come percentuale di produzione recuperata rispetto all'inizio della crisi. Ma il MiSe non sembra preoccupato da questi dati, perché si ritiene confortato dagli indici di fiducia positivi, ai massimi livelli in Europa, sia da parte delle famiglie che delle imprese. Va detto comunque, che l'indice di fiducia non è calcolato su dati reali ma solo sulle sensazioni degli intervistati.