Visto che il (post) camerata Lollobrig(g)ida Francesco è un devoto della Treccani, allora bisogna ricorrere alla Treccani per non sbagliare. Che cosa dice nel suo vocabolario riguardo al termine antifascista?
Prima di tutto che è sia un aggettivo che un sostantivo che si può declinare sia al maschile che al femminile. Poi, riguardo al suo significato, indica "che, o chi, avversa il fascismo: propaganda antifascista, movimenti antifascisti; è sempre stato un dichiarato antifascista".
Quindi l'antifascista, di conseguenza, non può che essere chiunque metta in pratica l'antifascismo: "atteggiamento di opposizione politica, culturale o militante al fascismo, sia come ideologia sia come regime: l'antifascismo dei fuoriusciti, dei gruppi clandestini. In senso storico, reazione morale e politica di partiti e gruppi alla dottrina e alla prassi del fascismo al potere. Anche, l'insieme degli oppositori politici al fascismo". (Treccani)
Tutto molto semplice e molto chiaro.
Invece per Lollobrig(g)ida - il ministro dipendente dalla cognata Meloni, in quanto presidente del Consiglio, e da Ettore Prandini, in quanto presidente della Coldiretti - il termine "antifascista" è troppo generico, e per tale motivo non gli appartiene.
È sufficiente la Costituzione, a suo dire, per esimerlo dal definirsi antifascista:
"Tutto quello che il fascismo ha rappresentato nel suo evolversi viene condannato in un testo pregevole di 139 articoli e 12 norme transitorie, nel quale i costituzionalisti hanno previsto la parola antifascista una sola volta, perché non si doveva rifare il partito fascista. E questo resta lì fermo, perché non c'è nessuno che intende, immagino, farlo perché sarebbe una follia antistorica e una cosa contro i nostri principi di libertà".
Quindi, per Lollobrig(g)ida, un partito fascista oggi non esiste purché non si chiami PNF e, allo stesso tempo, non esistono neppure i fascisti, purché non si definiscano tali. Ma in base alla sua logica, però, ciò non esclude che in Italia si possa essere fascisti, ad esempio, definendosi conservatori e votando e/o iscrivendosi a Fratelli d'Italia!
Quindi, se Lollobrig(g)ida pretende di non essere definito (post) fascista, ha un unico modo per farlo: quello di dire di essere antifascista. Rifiutandosi di farlo, chiunque ha pertanto il sacrosanto diritto di ritenerlo e definirlo (post) fascista.
E a forza di parlare di antifascismo, è allora giusto e dovuto celebrarlo con la voce di coloro che ne sono stati testimoni in passato, in modo che i distratti sostenitori dei fasti meloniani inizino pian piano a prender coscienza di ciò a cui finora hanno applaudito: Noi, Partigiani (@noipartigiani), foto e video su Instagram.
Viva la Repubblica antifascista, viva il 25 aprile.