Alla fine delle libere del venerdì per il GP di Singapore, Ferrari e Mercedes sono state le vetture più veloci sulò tracciato di Marina Bay Street, con tempi che si equivalgono.

In FP2, Kimi Raikkonen, defenestrato dalla Ferrari prlima del GP di Monza per far posto a Leclerc, è risultato il più veloce della giornata con 1:38.699, seguito da Hamilton staccato di soli 11 millesimi.

Verstappen e Ricciardo, le cui Red Bull in FP1 erano state le più veloci, a conclusione delle prove erano distanziati di oltre mezzo secondo con, rispettivamente, il terzo e quarto tempo. Anche Bottas, con l'altra Mercedes, ha girato con il loro stesso passo, facendo registrare il quinto tempo.

Dal sesto posto in poi, i distacchi cominciano ad essere importanti, partendo dal secondo e mezzo della Renault di Carlos Sainz, seguito dalla Haas di Romain Grosjean e dalla McLaren di Fernando Alonso. Decima l'altra Renault di Hulkenberg, mentre al nono posto - udite udite - si è classificato Vettel.

Che cosa gli è accaduto? Il pilota della Ferrari stava terminando il suo primo giro di simulazione per le qualifiche, quando con i pneumatici del lato destro della sua vettura hanno colpito il muro di protezione alla curva 21.

Si è vista qualche scintilla al momento dell'impatto, ma non sembrava nulla di grave. Non era così, perché dalla sua vettura è iniziato ad uscire del fumo. Ai tecnici, quando la macchina è rientrata ai box, è apparso subito evidente che il danno, forse una fuoriuscita del liquido dei freni, non poteva essere riparato in poco tempo. Così, Vettel ha dovuto rinunciare a rientrare in pista, sperando per sabato di avere più fortuna.