Per i 5 Stelle il Tav Torino Lione è un'opera antistorica, inquinante, obsoleta ed economicamente inefficace. Curioso, però, che il Tav che non dovrebbe essere realizzato in Val di Susa per tutti i motivi sopra descritti, diventi però efficacissimo ed utilissimo in altre parti d'Italia... sempre secondo il parere degli stessi 5 Stelle.

Inutile, avventurarsi oltre nella logica che guida la loro azione di governo. Quello che è ironico sottolineare è che con il sì alla Torno Lione i 5 Stelle hanno perso l'elettorato dei Notav e contemporaneamente si sono posti all'opposizione di se stessi nel Governo di cui fanno parte. Una situazione paradossale, quasi incredibile a dirsi, ma è ciò che è avvenuto.

Un'opposizione, quella grillina, studiata nel disperato ed assurdo tentativo di recuperare la loro immagine nei confronti degli irriducibili della Val di Susa che sabato hanno manifestato fino ad arrivare nel cantiere di Chiomonte, per dimostrare non solo che loro non si arrendono, ma che sono in grado, materialmente e fisicamente, di potersi opporre alla realizzazione dell'opera in qualsiasi momento.

I Notav lo hanno fatto presente in un comunicato a commento della manifestazione allo stesso Salvini, facendogli notare che "il dispositivo di sicurezza [da lui] tanto decantato, con i suoi 500 agenti, faceva acqua da tutte le parti! I jersey sono venuti giù e una marea di bandiere crociate ha violato la zona rossa".

Ma le critiche maggiori sono state per i 5 Stelle: "Eravamo veramente tanti, sorridenti e determinati a ribadire che nonostante le parole di Conte e il voltafaccia delle stelle al governo, non ci saremmo fermati neanche un attimo, come avviene da tutti questi anni.

Tanti pensavano di poter chiudere il capitolo della lotta No Tav con un sospiro di sollievo, come se si trattasse di chiudere una parantesi nella storia del nostro paese. Hanno fatto male i loro conti. Qui c'è un libro appena aperto fatto di resistenza e determinazione, con tante pagine ancora da scrivere.

Sono 20 anni che politici e giornali provano a scrivere patetici coccodrilli, recitando un de profundis della lotta No Tav pregando che si possa finalmente mettere la parola fine all'esercizio di coerenza e determinazione che ha preso corpo in questa valle.

Tra lo stupore generale nei giorni scorsi, abbiamo reagito all'infame decisione del governo dicendo che per noi Non è cambiato niente. La giornata di oggi ne è la prova. Siamo dalla parte giusta della storia".

E adesso?