Esteri

Mentre continua il genocidio a Gaza Israele si vede costretta a dichiarare lo stato d’emergenza nel nord dopo i primi missili di Hezbollah

Anche nelle ultime 24 ore, le forze di occupazione israeliane hanno commesso quattro nuovi massacri contro delle famiglie nella Striscia di Gaza, provocando l'uccisione di almeno 40 persone e il ferimento di altre 58, portando il bilancio del genocidio in corso contro il popolo palestinese a 41.431 morti e 95.818 feriti, esclusi i dispersi. La maggior parte delle vittime sono donne e bambini.

Ma lo Stato ebraico non si limita a compiere i propri crimini a Gaza e in Libano, ma li compie anche in Cisgiordania dove Tubas è in queste ore il nuovo obiettivo dei loro raid.

E perché i crimini non vengano testimoniati, i "democratici nazifascisti" israeliani ieri hanno inviato alcuni dei loro soldati armati fino ai denti anche nell'ufficio di Al Jazeera a Ramallah, dopo aver impedito in precedenza le trasmissioni della tv qatariota nello Stato ebraico, a seguito di un voto parlamentare! Da notare che l'esercito israeliano, in Cisgiordania, non ha alcuna autorità giuridica per impedire ad una tv di trasmettere, visto che tale compito è unicamente nella disponibilità dell'Autorità Palestinese.

Ma violazioni simili sono una bazzecola per uno Stato canaglia che pratica apartheid e genocidio, grazie alla complicità di Europa e Stati Uniti.

E a proposito di Stati Uniti, da registrare la nuova comica dichiarazione del consigliere per le comunicazioni sulla sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, che ha ribadito che l'azione di Washington è volta a evitare un'escalation militare tra Israele e Hezbollah:

"Crediamo che ci siano modi migliori per cercare di far tornare quei cittadini israeliani nelle loro case al nord, e per tenere al sicuro quelli che sono lì, piuttosto che una guerra, piuttosto che un'escalation", ha detto Kirby a ABC News. "Crediamo ancora che ci possa essere tempo e spazio per una soluzione diplomatica, ed è su questo che stiamo lavorando".

Intanto, dopo aver registrato una prima dimostrazione delle capacità missilistiche di Hezbollah, Israele, nel nord, si è vista costretta a chiudere scuole e luoghi pubblici, mentre gli ospedali presenti hanno iniziato ad operare in emergenza creando reparti e posti letto nei parcheggi sotterranei. 



Crediti immagine: x.com/MilitantTracker/status/1837748955356037242/photo/3

Autore Giuseppe Ballerini
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