Il Cagliari di Maran, nell'anticipo di venerdì, ha quasi ridicolizzato l'Inter di Spalletti, confermando come la responsabilità del pareggio di Firenze fosse solo in minima parte attribuibile al povero arbitro Rosario Abisso.

E nonostante che la sua Inter sia stata quasi presa a pallonate dal Cagliari, Spalletti ha avuto il coraggio, se non la faccia tosta, di tirare in ballo il 3-3 al Franchi tra i motivi a giustificazione della pessima prestazione della sua squadra che, causa la scarsa precisione dal dischetto di Barella, si è risparmiata l'umiliazione di un risultato più netto.

La ricorrente fragilità dei nerazzurri, che alternano periodi buoni a blackout inspiegabili, è da attribuirsi anche alle "beghe" da spogliatoio di cui la vicenda Icardi, probabilmente non l'unica, sta facendo da volano.

E non è bastato all'Inter assumere un nuovo amministratore delegato per far capire a dei giocatori strapagati i loro doveri, sul campo e non, nei confronti della società e dei compagni. Così la telenovela legata a Icardi e alla moglie agente continua.

Infatti, secondo quanto riporta Repubblica, Mauro Icardi vuole arrivare fino in fondo al motivo vero per il quale gli è stata tolta la fascia di capitano, secondo lui studiata dal club per mettergli contro i tifosi in modo da preparare così la sua cessione nella prossima sessione di calciomercato.

Toltagli la fascia, per ritorsione, Icardi ha smesso di giocare presentando un certificato medico per un fastidio, che andava avanti da tempo, al ginocchio e che in precedenza lo aveva visto in campo senza alcun problema.

E dato che il centravanti argentino non è ancora convinto di aver ricevuto le soddisfazioni del caso starebbe così pensando di presentare un nuovo certificato medico, che gli impedirebbe di scendere in campo obbligando l'Inter a continuare le terapie per il suo recupero.

Adesso non resta che aspettare per vedere come evolverà la vicenda e fino a che punto l'Inter sarà disposta a portarla per le lunghe, a meno di non pensare di adottare misure disciplinari nei suoi confronti.

Di certo, non è assurdo credere che Icardi, in privato, non sia soddisfatto del periodo no dei nerazzurri con lui fuori dal campo e per questo non è illogico pensare che stia facendo di tutto per ritardare il suo rientro, finché la società non faccia, in qualche modo, ammenda.