Dopo la confusione sul ruolo di Lindstrom, oggi Aurelio De Laurentiis in conferenza stampa si ripete. (link)
Ad esempio, affermando che "il mio errore fu di non far valere l'opzione di Spalletti" anche se poi ammette che "gli mandai la pec", cioè fece valere l'opzione.
Oppure, "lo liberai per riconoscenza" anche se poi conferma che "quando cerchi qualcuno ti può dire pure non mi interessa."
Peggio ancora il "mai avrei creduto che nella cena del 12 maggio Spalletti ci comunicasse un anno sabbatico per tornare a fare il contadino e coltivare la terra".
In realtà, i silenzi dell'allenatore erano eloquenti e l'addio era ormai annunciato.
Il 28 marzo, Quotidiano Nazionale titolava "Spalletti e il suo insolito silenzio. Giallo dopo la conferma di De Laurentiis. Pochi giorni fa il patron ha tolto ogni dubbio sul futuro della panchina azzurra, ma il tecnico toscano tace e apre diversi scenari."
Il 6 aprile, CalcioNow era ancora più diretto "Spalletti, dopo il trionfo l’addio? Le parole di De Laurentiis dovrebbero rassicurare tutti e garantire sulla permanenza dell’allenatore toscano a Napoli. Ma in realtà lo scenario appare molto più fluido e in divenire di quanto si pensi ed è proprio il tecnico ad avere dubbi sul suo futuro nel capoluogo campano."
Dulcis in fundo, l'ammissione che "molti mi hanno detto che mi sono mosso tardi, ma qui non è un gioco di società" per poi confermare che "tra avvocati e consulti venne anche il dubbio che Gravina l'avesse già contattato."
Per non parlare dell'ultima precisazione, con un "non vi dimenticate i successi avuti, meritatissimi giocando un calcio molto bello" e poi ammettere che - non avendo sostituito nè Kim nè Giuntoli e avendo scelto Garcia - "col Liverpool di quest'anno o l'Ajax di quest'anno avremmo avuto problemi maggiori".
Intanto, proprio ieri Dario Canovi, storico procuratore di Thiago Motta, teneva a precisare che “Motta non conosce ancora il suo futuro, ma sicuramente non sarà a Napoli. L’allenatore del Bologna non verrebbe a Napoli nemmeno se De Laurentiis gli comprasse Zirkzee e Calafiori”.
E se il Toto-allenatore non decolla per carenza di interessati, chissà cosa decideranno Igli Tare, Fredric Massara o Gianluca Petrachi se gli sarà proposto di venire a Napoli come direttori sportivi.
L'unica cosa certa al momento è che Aurelio De Laurentiis continua a riconoscere a Kwaraskelia uno stipendio più basso di quello di Petagna.