E quando la gente va a confessarsi, non andare lì a inquisire. E se voi non siete capaci in quel momento di capire, andate avanti, il Signore ha capito". Lo ha detto papa Francesco 'a braccio' durante l'incontro con i sacerdoti e i consacrati nella Basilica di San Zeno, a Verona. "Ma per favore, non torturare i penitenti - ha continuato -. Mi diceva un grande cardinale, che è stato penitenziere, abbastanza conservatore, non dico rigido ma conservatore, ma davanti alla penitenza io l'ho ascoltato dire: 'quando una persona viene da me, e io sento che ha difficoltà a dire le cose, io dico: ho capito vai avanti. Io non ho capito ma Dio ha capito'". "Questo - ha detto ancora Francesco - nel sacramento della riconciliazione, per favore che non sia una seduta di tortura! Per favore, perdonate tutto, tutto. E perdonare senza far soffrire, perdonare aprendo il cuore alla speranza. A voi sacerdoti vi chiedo questo: la Chiesa ha bisogno di perdono. E voi siete gli strumenti del perdonare". "A tutti, a tutti dobbiamo portare la carezza della misericordia di Dio - ha concluso il Papa -, specialmente a chi ha sete di speranza, a chi si trova costretto a vivere ai margini, ferito dalla vita o da qualche errore commesso, o dalle ingiustizie della società, che vanno sempre a scapito dei più fragili. Capito? perdonare tutti" (ansa.it). 

Il Movimento Internazionale dei sacerdoti sposati commenta le dichiarazioni di Bergoglio accusandolo di incoerenza: "Parla di misericordia, ma è durissimo sui preti sposati. Da anni non prende minimamente in considerazione le richieste di rinnovamento che arrivano da tutte le parti del mondo. Il Pontefice ha anche ignorato sistematicamente le richieste di collaborazione al ministero che arrivano dai preti sposati e la loro richiesta di riammissione nella Chiesa.