Tre argomenti esitati dal Consiglio comunale nella seduta di seconda convocazione: con 16 voti favorevoli è stata approvata la proposta, che ha portato alla modifica dell’art.21, comma 3, e dell’art.24, comma 5, del regolamento per disciplina della Tassa Rifiuti per l’anno 2023. Nell’illustrarla, Massimo Bagli ha fatto presente che si trattava di riduzioni tariffarie e di esenzioni da applicare con effetto immediato alla data della richiesta, previo la sussistenza effettiva delle condizioni e dei requisiti, non dall’anno successivo. Proposta assistita del parere favorevole tecnico e contabile e dei revisori dei conti, e che – ha aggiunto da Bagli – è un’iniziativa, che va incontro alle aziende ed ai contribuenti.
A seguire si è discusso sulla mozione riguardante i tempi di riapertura della piscina comunale illustrata dal promotore Giuseppe Crisafulli, il quale ha sottolineato come nel lungo arco di tempo intercorso tra la presentazione (12 giugno 2023) ad oggi nulla è cambiato e permangono tutt’ora forti dubbi per la riapertura il prossimo autunno.
Ha lamentato l’assenza in aula di amministratori e funzionari, che potevano riferire di eventuali iniziative assunte per pervenire ad una nuova gestione in modo da dare risposte a chi ha necessità di frequentare la piscina per motivi sportivi o riabilitativi e si vede costretto ad andare a Messina. Su questa vicenda – ha concluso – l’Amministrazione ha già fatto cattiva figura, perché non contano le parole, ma sono i fatti che lo dimostrano. Una mozione inutile, ad avviso di Piraino, perché gli uffici stanno portando avanti con l’Amministrazione tutte le procedure necessarie per pervenire al raggiungimento dell’obiettivo. Se contano i fatti, Alisia Sottile l’ha dimostrato riferendo della corposa documentazione confermante come l’Amministrazione li sta concretizzando, facendo anche il punto sulla vicenda e sugli strumenti tecnici messi in atto finalizzati alla riapertura della piscina.
Per Maisano non compete ad un Consigliere riferire sull’azione e sulla problematica, che si sta portando avanti, perché è compito di competenza per i tecnici e l’Amministrazione. Riferisce poi dei disagi, che la chiusura della piscina comporta alla cittadinanza, poiché la struttura ha una importante valenza e ruolo fondamentale per coloro, che hanno bisogno di frequentarla. Per Crisafulli la piscina versa da 4 anni in stato di abbandono e non si sa quando e se sarà riaperta, essendo un dato incontrovertibile che non ci sono aggiornamenti in merito. Sottile, sulla scorta della documentazione acquisita, evince che ci sono state inadempienze, che hanno portato alla chiusura della piscina e per cui l’amministrazione è impegnata a percorrere la strada procedurale per pervenire in tempi brevi alla riapertura.
Passando alla votazione, la mozione veniva bocciata con gli 11 voti contrari della maggioranza, 3 favorevoli (Crisafulli, Italiano, Maisano), 1 astenuto (Bagli). Prelevata poi la mozione di Bagli per l’implementazione degli alloggi di edilizia popolari, considerato pure – come ha detto il presentatore – che alla Regione ci sono i fondi, per cui bisogna solo trovare il terreno. L’importanza della proposta, che guarda al sociale, e la necessità di operare scelte di aree urbanizzate nello strumento urbanistico sono stati sottolineati da Lorenzo Italiano, Maisano, Crisafulli, Saraò, Piraino, Sindoni che, con gli altri 6 presenti, hanno approvato ad unanimità la mozione. I lavori d’aula sono stati rinviati al 2 maggio, alle ore 19:00.