Grande risultato del ministro per gli Affari europei, che strappa dalla commissaria e vicepresidente della Commissione Ue Margrethe Vestager, un primo si all'allargamento a Zes a tutto il sud Italia.

Oggi è una giornata molto rilevante perché proprio ieri abbiamo definito con la Commissione europea l'opportunità di trasformare il Sud Italia in un'unica Zes (Zona economica speciale).

"Anche questo penso possa rappresentare una grande opportunità e una grande occasione, dal punto di vista della valorizzazione e degli  investimenti", ha detto il ministro per gli Affari europei, il Sud, la coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, in un messaggio inviato a "Gli stati generali della bellezza" in corso ad Andria e organizzati dalla lega delle Autonomie locali italiane (Ali).   "Questa come tante altre questioni - ha aggiunto - saranno oggetto di un confronto costante che abbiamo avviato e che vogliamo tenere alto"."Quindi - ha ribadito -  anche con voi (riferito alla platea degli amministratori locali che partecipano alla iniziativa di Ali, ndr)  penso sia utile e positivo avere questo momento di confronto e verifica costanti". "Non mancheranno le occasioni e mi auguro, a partire dai prossimi giorni, di continuare a lavorare bene e con tutti voi", ha aggiunto.

Insomma, mentre il ministro Fitto sta lavorando alacremente per far arrivare la terza rata del Pnnr e mettere in cantiere la quarta, ottiene questa importante primo via libera dalla Ue. Spostando l’attenzione verso un altro quadrante geografico, Fitto è riuscito a chiudere il contenzioso sugli aiuti di Stato versati ad alcune imprese venete, che dal 2015 sono costati ogni anno all’Italia 24 milioni di multa.

Per Zona economica speciale si intende un ambito geografico in cui le aziende (già operative o desiderose di insediarsi) beneficiano di condizioni di favore per gli investimenti. Una Zes unica per il Mezzogiorno sostituirebbe le otto costituite nel 2017 in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna nell’ambito delle Politiche di Coesione.

Fitto ha lanciato un’azione a tutto campo per dare nuovo impulso allo sviluppo del Sud e per chiudere in Veneto una delle tante partite che, in seguito alle sentenze emesse dalla Corte di giustizia dell’Ue, vedono l’Italia pagare ogni anno decine di milioni di multe all’Ue per infrazioni alle regole europee in vari settori, dalla concorrenza all’inquinamento. Molto soddisfatta dell'ottimo risultato ottenuto dal suo ministro anche la premier Giorgia Meloni che cosi ha commentato:

"Lo sviluppo dell’economia del Mezzogiorno è una priorità del nostro Governo. Siamo però convinti che questo obiettivo debba essere raggiunto abbandonando la logica assistenziale che non funziona, ma dando opportunità di lavoro e crescita e rendendo queste aree del Paese competitive e attrattive per investimenti ed imprese», ha dichiarato la presidente , affermando che «la luce verde della Commissione europea alla creazione di una Zes unica per le Regioni del Sud». La Zes unica «va esattamente in questa direzione e costituisce un cambio di passo per l’economia del Sud".

Chissà se dopo questo importante e certo non scontato risultato, anche dalle opposizioni comincerà ad arrivare quel gioco di squadra che occorre per supportare il ministro Fitto e il governo per arrivare a centrare il fondamentale obiettivo del PNNR.