Sono 40 le famiglie rimaste senza un tetto, dopo il crollo di una intera palazzina a Ponte Milvio. E, fortunatamente, non si riscontrano feriti, in una vicenda che poteva avere risvolti tragici.

Sono circa 120 le persone evacuate, tra una serie altalenante di informazioni: lasciare subito una parte dell'edificio; per le abitazioni sul retro, non ci sono pericoli.... una lunga interminabile serie di orei in cui si è giocato con la morte.

Per fortuna, la solerzia di alcuni condomini ha scongiurato la strage, giusto in tempo per assistere al cedimento di tre piani. E la strada sottostante è divenuta deposito di macerie.

"Una quarantina di persone sono rimaste senza casa". È quanto riferito dalla direttrice della Protezione civile di Roma e Lazio, Cristina D'Angelo. "Stiamo facendo le verifiche per fornire un primo alloggio- ha aggiunto- una sistemazione per i primi giorni che potrebbe essere presso residence o alberghi possibilmente della zona. Stiamo inoltre facendo un censimento delle palazzine che verrano dichiarate inagibili, al momento potrebbero essere 5 o 6. Come prima assistenza, abbiamo immediatamente portato coperte e ora stiamo provvedendo a fornire un pasto". 

BOATO NELLA NOTTE: POSSIBILI INFILTRAZIONI DI ACQUA?

Cosa resta della palazzina di 4 piani? Un cumulo di macerie, qualche muro ancora in piedi ed il fragore sordo del boato, in una zona centralissima di Roma, cuore della movida capitolina ed a pochi passi dal Ministero degli Esteri.

Intanto, si cercano le cause del crollo: qualcuno ipotizza che la causa del cedimento strutturale dell'edificio possa essere ricondotta ad infiltrazioni di acqua sotterranee. Acea - la società incaricata della gestione degli acquedotti romani - in una nota spiega che ieri sera sono state fatte delle verifiche strumentali sulla rete idrica, riscontrando l'integrità delle condotte. "Cercheremo di capire le cause della tragedia ma per il momento dico che non lasceremo sole le famiglie colpite da questa tragedia". Così il sindaco di Roma Virginia Raggi.

LA RIVOLTA DEI CONDOMINI

"Hanno dato l'ordine di evacuazione a chi abitava nella parte davanti del palazzo, quella che si è salvata, dicendo che quello dietro era sicuro" : questo lamentano gli abitanti della palazzina, che proprio in mattinata - notando delle crepe e delle fessurazioni importanti nello stabile - avevano richiesto l'intervento dei vigili del fuoco. A seguito dell'ispezione, l'ordine parziale di sgombero, riguardante anche edifici adiacenti. Un ordine che ha però messo in allarme tutti - ovviamente.

Un controllo ulteriore effettuato dai residenti ha evidenziato crepe anche nella parte di edificio ritenuta sicura.

"A mezzogiorno - racconta un abitante del palazzo accanto - c'è stato un primo sopralluogo e i vigili hanno trovato una grossa crepa al piano terra e hanno dato l'ordine di evacuazione a chi abitava nella parte davanti del palazzo, dicendo che quello dietro era sicuro". Nel pomeriggio, però - dicono sempre gli abitanti dei palazzi vicini - alcuni inquilini hanno fatto un sopralluogo nella parte posteriore notando ulteriori crepe". "Abbiamo chiamato più volte i pompieri ma non sono venuti - dice una donna che abita nella parte del palazzo evacuata, mostrando l'ordine di sgombero - sono degli irresponsabili, hanno rischiato di far morire delle persone. Dicevano che quella parte era sicura". "Ho sentito degli scricchiolii fortissimi e poi tanta, tantissima acqua che scorreva - racconta un'altra inquilina - non riuscivo ad uscire, il portone era già bloccato. Siamo riusciti ad andare via dal giardino e poco dopo il palazzo è venuto giù. Ora non esiste più e mi hanno detto che potevo dormire lì".

SI MOBILITA ANCHE IL CODACONS

Se le dichiarazioni rese dai residenti circa il mancato sgombero di alcuni appartamenti saranno confermate, ci troveremmo di fronte ad un fatto gravissimo, in grado di realizzare veri e propri reati. Vogliamo capire come sia stato possibile disporre lo sgombero solo per la parte di edificio rimasta in piedi, e se siano state sbagliate del tutto le disposizioni, al punto che gli inquilini si sarebbero salvati perchè hanno agito di propria iniziativa" : questo è quanto diffuso dal Codacons in una nota, chiedendo alla Procura - che ha già avviato le indagini- di verificare le affermazioni dei residenti in merito alle disposizioni di parziale evacuazione e di mancata risposta alla richiesta di intervento.