Si è tenuto nella settecentesca Villa Lagrange, affacciata sul lago di Ginevra, il vertice tra Russia e Stati Uniti a cui hanno partecipato anche i rispettivi presidenti, Joe Biden e Vladimir Putin. Prima dei colloqui i due si sono stretti la mano a favore di telecamere, assieme al presidente elvetico Guy Parmelin. 

Putin  è arrivato a Ginevra questa mattina, mentre Biden è giunto martedì. L'incontro, organizzato alla fine del primo viaggio all'estero di Biden come presidente degli Stati Uniti per il G7 in Cornovaglia e che si è tenuto in un momento in cui le relazioni tra i due Paesi sono ai minimi storici, aveva tra i temi principali di discussione il controllo degli armamenti e gli attacchi informatici di cui Washington ritiene Mosca responsabile.

Alla fine del vertice, non vi è stata una conferenza stampa comune. Il primo che si è presentato a parlare con i giornalisti  è stato Vladimir Putin che ha rivelato che il suo colloquio con Biden, definito costruttivo, è durato all'incirca un paio d'ore.

In concreto, i due presidenti si sono accordati per il ritorno degli ambasciatori nelle rispettive sedi diplomatiche, secondo quanto rivelato da  Putin. 

Prima del vertice, Biden aveva dichiarato di voler instaurare un rapporto con la Russia che fosse franco e di reciproca fiducia, stabilendo però  dei confini che non avrebbero dovuto essere superati. Se questo è quello che avverrà in futuro, Putin non lo ha confermato, anche se ha ammesso che entrambi hanno concordato di lavorare assieme su temi come la sicurezza informatica e la stabilità strategica, definendo l'incontro fruttuoso.

Putin ha dichiarato che la Russia e gli Stati Uniti valuteranno le modifiche al trattato New Start sul controllo degli armamenti, che pone limiti al dispiegamento di testate nucleari strategiche.

Putin ha detto che Biden non lo ha invitato alla Casa Bianca, così come lui non ha invitato il presidente americano a Mosca, aggiungendo che, affinché tali incontri e visite possano svolgersi, devono esserci le condizioni giuste.


Invece, Biden ha riassunto l'incontro auspicando che in futuro i rapporti tra i due Paesi possano diventare stabili. 

"Ho detto a Putin che la mia agenda non è contro la Russia, è per gli americani. ... Ho elencato a Putin una lista di 16 infrastrutture critiche" che devono essere off limit da ogni forma di attacco, ha aggiunto Biden, che ritiene Mosca responsabile degli ultimi due attacchi informatici che hanno messo in crisi la distribuzione di greggio e carne in alcune aree degli Stati Uniti.

"Il tono di tutto l'incontro è stato buono, positivo, non ci sono state tensioni particolari. E' bene vedersi faccia a faccia: un'altra guerra fredda non sarebbe nell'interesse di nessuno", ha sottolineato il presidente Usa.


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