Infatuazione iberica insulare...

La coppia desidera completare il giro delle Baleari con Formentera ed è in procinto di prenotare. All’ultimo momento Genna  apprende, costernata, che il suo capo andrà in vacanza proprio là. L’isola è piccolissima, sarebbe inevitabile incontrare quell’essere insopportabile. Frettoloso ripiegamento su Ibiza: è un dejà vu, ma in fondo è sempre un bel posto.

Si parte da Genova con un vecchio DC9, che stenta a decollare. Il pilota a un certo punto chiede ai passeggeri parere sul da farsi: scalo o non scalo? Davanti agli sguardi allocchiti dei passeggeri,  decide lui.

Alcuni giovanottastri della Genova “on the bricks”, già fatti di primo mattino e smaniosi delle delizie  allucinogene che li attendono,  imprecano senza posa. 

In hotel, gli assistenti sono due, un ragazzo e una ragazza, ma è impossibile contattarli: nonostante gli “ehm” “scusi”, non fanno che pomiciare “coram populo”: dev’essere l’atmosfera ibizenca, ciao.

Di notte, si dorme poco o niente; a più riprese gente rientra rumorosamente dalle notti brave in giro che, poi, sarebbe  l’unico motivo valido per frequentare l’isola.

Roberto e Genna, muniti di braccialetto da ergastolani turistici, approfittano dell “all inclusive” e si ingozzano a tutte l’ore.

Una sera riescono anche a litigare con una russa che tenta di sorpassarli a tutta birra; temono di non essere adatti a questo genere di posti.

Nella stanza attigua c’è una professoressa genovese  dall’aspetto severo, sulla cinquantina, con vestitino a fiori, tutta sola: che ci fa a Ibiza?

Continua...