Il doppio standard della von der Leyen su Ucraina e Israele
L'Unione Europea è uno dei maggiori donatori di aiuti umanitari e di aiuti per lo sviluppo ai palestinesi di Gaza. Gli aiuti umanitari ai palestinesi di Gaza e della Cisgiordania continueranno senza sosta attraverso le organizzazioni partner. Attualmente non sono previsti finanziamenti aggiuntivi all'UNRWA fino alla fine di febbraio.La Commissione europea determinerà le prossime decisioni sui finanziamenti all'UNRWA alla luce delle gravissime accuse formulate [da Israele, ndr - nella nota non è stato citato] il 24 gennaio relative al coinvolgimento del personale dell'UNRWA negli atroci attacchi del 7 ottobre.La Commissione esaminerà la questione alla luce dell'esito dell'indagine annunciata dalle Nazioni Unite e dalle azioni che adotterà. La Commissione accoglie con favore le informazioni fornite dall'UNRWA, nonché l'avvio dell'indagine.Si aspetta che l'UNRWA accetti di effettuare un audit dell'Agenzia da parte di esperti esterni indipendenti nominati dall'UE, rivedendo, in tal modo, le valutazioni, concentrandosi specificamente sui sistemi di controllo necessari per prevenire il possibile coinvolgimento del suo personale in attività terroristiche. Si prevede inoltre un rafforzamento del Dipartimento di Investigazioni Interne (DIOS) dell'UNRWA, che è fondamentale in questo senso.Infine, dovrebbe essere avviata quanto prima una verifica di tutto il personale dell'UNRWA per confermare che non abbia partecipato agli attacchi.
Questa la nota pubblicata lunedì dalla Commissione Europea in relazione alle accuse di Israele, secondo cui 12 membri dell'agenzia avrebbero partecipato all'attacco del 7 ottobre nel sud di Israele. Il numero dei membri dell'UNRWA a Gaza è di 13mila.
Diversamente da quanto pubblicato da alcune fonti stampa, l'UE non ha sospeso i finanziamenti all'UNRWA, ma minaccia comunque di farlo.
Solo dei decerebrati possono non capire che tutta questa canea promossa dallo Stato ebraico ha il solo scopo di screditare l'ONU dopo la sberla ricevuta lo scorso venerdì quando la Corte Internazionale di Giustizia ha certificato che l'accusa di genocidio contro Israele avanzata dal Sudafrica era più che giustificata e ben motivata.
La signora von der Leyen a questo punto, trovando un ritaglio di tempo in quello speso per gestire la sua inappuntabile acconciatura, dovrebbe anche comunicare all'Europa quali siano i provvedimenti che intenda adottare nei confronti dello Stato ebraico, con cui - nonostante apartheid e genocidio - l'Unione Europea continua a mantenere ottimi rapporti.
La signora von der Leyen è andata a piangere sulle fosse comuni a Bucha e lo scorso inverno ha denunciato come terroristici gli attacchi russi contro le infrastrutture energetiche ucraine, perché avevano come obiettivo quello di far stare al freddo i civili.
Al contrario, è andata a stringere la mano a Netanyahu e a confermare il suo supporto a Israele nonostante avesse già iniziato a sterminare i civili palestinesi e a radere al suolo la Striscia di Gaza.
Adesso, dopo che Israele ha ucciso oltre 26mila palestinesi, di cui in gran parte donne e bambini, dopo che ha raso al suolo tutte o quasi le infrastrutture vitali necessarie alla popolazione, compresi ospedali e rifugi, dopo che sta affamando e assetando 2 milioni di persone che da 4 mesi sono sottoposte senza interruzione a bombardamenti giornalieri, la signora von der Leyen fa sapere che è indignata per 12 membri dell'UNRWA che avrebbero aiutato le milizie della resistenza palestinese nell'attacco del 7 ottobre. Bene.
E per quanto riguarda i crimini commessi da Israele e che Israele continua a commettere sia a Gaza che in Cisgiordania (dove ogni giorno vi sono dei morti palestinesi assassinati dalle forze di difesa israeliane o dai coloni ebrei) che cosa sta facendo o ha intenzione di fare la signora von der Leyen?
Finora non ha fatto NULLA.
E che cosa ha ha intenzione di fare per il futuro? NULLA.
A questo punto, però, deve spiegare ai cittadini europei in base a quale logica alcuni crimini sono da condannare e altri, invece, sono da supportare. Fintanto che non lo farà, considerando anche che pretende di rappresentare la democrazia e il rispetto dei diritti umani, chiunque in Europa ha il diritto e il dovere di paragonarla a un pagliaccio.