Il ministro dell'Economia ed il Governo non sembrano, al momento, interessarsi della vicenda che riguarda la banca Carige.

Dopo che il suo principale azionista, il gruppo Malacalza, si è rifiutato di aderire all'aumento di capitale da 400 milioni che i nuovi dirigenti avevano concordato per ridare ossigeno al gruppo, i principali rappresentanti del board della banca genovese si sono dimessi.

E visto che tra i cambiamenti del Governo del cambiamento vi è anche quello di disinteressarsi delle sorti di una banca italiana, ci ha pensato la Bce a commissariare Carige, nominando gli ex vertici Fabio Innocenzi e Pietro Modiano quali amministratori temporanei.

In base a quanto comunicato in una nota, ciò di cui si occuperanno fin da subito i nuovi amministratori sarà quello di stanbilire una strategia comune con il Fondo Interbancario Tutela Depositi per "rivalutare l’operazione (relativa al prestito di 320 milioni erogato dal fondo) alla luce del nuovo quadro venutosi a creare e al fine di consentire il proseguimento delle attività di rafforzamento patrimoniale dell’Istituto".

Nella nuova gestione di Carige è previsto anche un comitato di sorveglianza, i cui membri saranno Gian Luca Brancadoro, Andrea Guaccero e Alessandro Zanotti.

I nuovi amministratori imposti dalla Bce, sono da considerare un intervento preventivo che punta ad assicurare continuità a Carige e a perseguire gli obiettivi del piano strategico che, in poche parole, consiste nel sistemare i conti per quanto possibile e trovare al più presto un partner con cui allearsi oppure disposto ad acquisire la banca.

Nel frattempo, Consob ha disposto che il titolo Carige sia sospeso per la seduta odierna.