Da un po' di tempo di Giuseppe Conte se ne parla sempre meno.

Essendo diventato, nuovamente, presidente di un movimento che, al di là del nome,  finalmente vuol diventare partito per dare un senso alle rivendicazioni sociali di questo Paese con proposte più serie rispetto alle boutade di passati e defunti (anche in senso metaforico) guru, di Giuseppe Conte e del Movimento 5 Stelle se ne parla sempre meno.

E meno male, perché vuol dire che 5 Stelle e Conte hanno iniziato ad occuparsi di ciò che serve all'Italia e non di ciò che serve alla propaganda dell'arruffapopoli di turno per acchiappar consensi facendo l'indignato, il commosso o l'offeso a seconda della convenienza del momento.

Per questo, sugli account social di Conte si parla di economia e di scuola, si ricordano Letizia Battaglia, Federico Caffè e Jean-Paul Fitoussi, mentre su altri si fa festa perché dei migranti verranno deportati in Ruanda!

Siamo abituati ad una normalità grottesca, fatta di insulti e attacchi, oltre che di piccinerie sul detto e non detto e su come far dispetto alla minoranza di turno o a chiunque non garantisca un bacino importante di voti, nuovo nemico su cui veicolare l'indignazione dei più per accaparrarsi nuovi voti... 

Chiunque si distingua da simili pagliacciate, sarà sempre una persona di cui varrà la pena sentire le proposte. 

Insomma, gli arruffapopoli, sia che siano sovranisti, ex rottamatori o ex giovani attori, ci hanno definitivamente rotto i ... 

Più saranno coloro che lo capiscono, meglio sarà per l'Italia.