Sabato 11 gennaio: nuovi pesanti ritardi per i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali a causa di un guasto alla linea elettrica nel Nodo di Milano
"Inizio evento - ore 7:15
La circolazione è rallentata per verifiche tecniche alla linea elettrica tra Milano Centrale e Milano Lambrate.
Richiesto l'intervento dei tecnici per consentire la regolare ripresa della circolazione.
I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono registrare un maggior tempo di percorrenza fino a 30 minuti.
Seguono aggiornamenti".
Questo il primo annuncio pubblicato da Trenitalia sabato 11 gennaio. Annuncio che veniva poi fatto seguire da altri, l'ultimo dei quali (per il momento delle 11:20) informava che
"la circolazione è ora fortemente rallentata sulle linee Milano - Genova e Milano - Venezia per verifiche tecniche alla linea elettrica tra Milano Centrale e Milano Lambrate.
La circolazione sulla linea Milano - Bologna viene regolata tramite percorsi alternativi.
La circolazione è regolare sulla linea Milano - Torino.
Ancora in corso l'intervento dei tecnici.
I treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono registrare ritardi e subire cancellazioni, limitazioni o variazioni di percorso".
Nello stesso annuncio, un lungo elenco informava i passeggeri quali treni Alta Velocità, Intercity e Regionali direttamente coinvolti avrebbero fatto registrare ritardi superiori ai 60 minuti.
RFI, Rete Ferroviaria italiana, alle 12 rilasciava un aggiornamento in cui affermava che nel Nodo di Milano la circolazione ferroviaria, precedentemente sospesa per accertamenti tecnici alla linea elettrica, era in graduale ripresa sulle linee Milano-Venezia/Genova/Bologna, aggiungendo che proseguiva l'intervento dei tecnici di RFI per consentire il ripristino della piena funzionalità della linea.
In pratica, oggi è andata in scena l'ennesima debacle del ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Niente di straordinario, visto che oltre a perder tempo a mascherarsi da Trump e andare in tv per convincere gli italiani che devono mettersi al volante che possono bere alcol come hanno sempre fatto finora, il resto lo passa sui social a fare dirette in cui risponde a chi immancabilmente lo insulta e a pubblicare post per dimostrare quanto gli immigrati (escludendo quelli bianchi e cristiani) siano brutti, sporchi e cattivi.
Ovviamente, considerando il soggetto, quello che dice e quello che fa (giornalmente), le opposizioni non si sono risparmiate e (giustamente) hanno deciso di sparare sulla croce rossa, dipinta sulla faccia di Salvini...
Elly Schlein, segretaria Pd: "Ritardi e cancellazioni anche oggi. Trenitalia suggerisce di evitare spostamenti. E intanto l'unico spostamento che interessa al ministro Salvini è il suo, al ministero degli Interni. – Il peggior ministro dei Trasporti della storia che si preoccupa solo di come passare da una poltrona all'altra mentre l'Italia non riesce a muoversi per viaggiare, andare a lavorare o a studiare. Un disastro".Giuseppe Conte, presidente del M5s: "Il ministro dei Trasporti Salvini forse si è perso con lo sguardo per aria, alla ricerca dei satelliti di Musk da sponsorizzare. Dovrebbe invece avere lo sguardo ben saldo sulle nostre stazioni ferroviarie: oggi un'altra giornata nera di ritardi dei treni nell'indifferenza più totale. Mentre circa 15 miliardi vengono congelati fra annunci e propaganda sul progetto del Ponte sullo Stretto, vecchio e pieno di criticità, i trasporti per gli italiani sono un inferno quotidiano".Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato Avs: "Con questo Governo cancellazioni e ritardi sono ormai all'ordine del giorno. Mentre il ministro Salvini è impegnato con la costruzione del ponte sullo Stretto, che costerà agli italiani 14 miliardi di fondi pubblici, il trasporto in questo Paese è letteralmente al collasso. Tutto questo mentre il Fondo nazionale per il trasporto rapido di massa è stato azzerato. Una vergogna. La premier Meloni dovrebbe seriamente pensare di dimissionare Salvini, il peggior ministro dei Trasporti di sempre".Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva: "Mentre imperversano gli attacchi informatici russi, l'Italia va di nuovo in tilt sui trasporti. Non sappiamo ancora se le due cose hanno o meno una loro connessione. Quello che sappiamo è che ancora una volta migliaia di viaggiatori vengono bloccati a causa dell'insipienza e dell'incapacità di programmazione. Ora vediamo se Salvini riuscirà a dare la colpa a un chiodo, alle cavallette, a una tremenda inondazione, al terremoto, alla sinistra cattiva o a chissà cos'altro anziché prendersi la responsabilità come farebbe chiunque che non fugge davanti ai problemi". ...