Cultura e Spettacolo

Gold is God: l’oro di Michele Dal Bon illumina i capolavori della scultura a Venezia

La luce dell’oro illumina Venezia grazie alla mostra “Gold is God” di Michele Dal Bon, un progetto artistico che sta conquistando critica e pubblico. Aperta dallo scorso 14 dicembre presso Le Zoie (San Polo, 2176), l’esposizione resterà visitabile fino al 27 marzo 2024. L’evento di apertura è stato di successo, con oltre 200 visitatori che hanno avuto l’opportunità di ammirare da vicino le opere visionarie di Dal Bon.

Le sculture, che reinterpretano i grandi capolavori dell’arte antica e moderna in chiave cubista, rappresentano un ponte simbolico tra tradizione e innovazione, tra sacralità e contemporaneità. Arricchite con foglia d’oro 24 carati e illuminate da luci LED, queste opere trasmettono una spiritualità profonda, resa ancora più intensa dai riflessi luminosi che filtrano attraverso l’oro. Ogni pezzo, con il suo craquelé unico, offre un’esperienza visiva che avvolge lo spettatore in un’atmosfera suggestiva e senza tempo.

Michele Dal Bon immagina un dialogo tra Pablo Picasso e i capolavori scultorei custoditi nei grandi musei parigini, come il Louvre. Con questa prospettiva, l’artista veneziano rielabora opere iconiche utilizzando il linguaggio frammentato e analitico del Cubismo, fondendo passato e presente in un equilibrio perfetto.

Tra le opere in mostra spiccano Nike – Νίκη, un omaggio alla Nike di Samotracia, e Golden Thinker, reinterpretazione de Il Pensatore di Rodin. Entrambe le sculture, impreziosite dall’oro, catturano tensioni e armonie che evocano l’eternità del gesto artistico. Altrettanto emozionante è Amore e Psiche – φιλία, ispirata al celebre abbraccio di Antonio Canova, che esplora i temi dell’amore eterno e dell’unione spirituale. Infine, Golden Pietà, con i suoi giochi di luce, offre una nuova dimensione emotiva a un simbolo universale di pietà e spiritualità.

Il progetto “Gold is God” rappresenta un’evoluzione del precedente lavoro di Dal Bon, “A Marco”, dedicato alla memoria del padre. Qui, l’oro diventa il filo conduttore di una narrazione che collega la memoria familiare e culturale dell’artista con una visione internazionale e avanguardista. Ogni opera si radica nella tradizione veneziana, ma si proietta in un futuro fatto di sperimentazione e innovazione.

Le opere saranno visibili fino al 27 marzo 2024, dal mercoledì al sabato, dalle 15:00 alle 19:00, con ingresso gratuito. Un’occasione preziosa per immergersi nel mondo visionario di un artista che celebra l’arte come connessione tra divino e umano, tra passato e futuro.

Autore davidefederici
Categoria Cultura e Spettacolo
ha ricevuto 312 voti
Commenta Inserisci Notizia