Politica

Ponte sullo Stretto: ecco che cosa Salvini e Meloni stanno architettando con il favore delle tenebre

Ricordate quel tale che fra le altre cose, naturalmente in base alla convenienza del momento, si ricorda di essere anche ministro delle Infrastrutture e dei trasporti? Sì... Matteo Salvini, proprio lui.

Fino a alla scorsa primavera ci aveva ricordato un giorno sì e l'altro pure - che in estate sarebbero iniziati i lavori per il ponte sullo Stretto di Messina, nonostante un altro ministro suo collega dello stesso governo di cui Salvini fa parte, Pichetto Fratin, avesse chiesto alla società costruttrice di fornire analisi aggiornate su luoghi e infrastrutture prima di poter avviare i cantieri. 

Pertanto, se va bene, i lavori a logica dovrebbero iniziare nel prossimo anno. Il "se va bene" è spiegabile con i risultati delle analisi, nel senso che siano compatibili con il tipo di costruzione che si vuole realizzare.

Un bagno nella realtà che ha costretto Salvini a sospendere temporaneamente di parlare del ponte... nel senso di continuare a farsi propaganda usando quell'opera. Nonostante non sia un falco, il segretario della Lega ha capito di aver fatto l'ennesima figuraccia. Per questo, disperatamente, sta correndo ai ripari.

Come? Lo spiega la 5 stelle Barbaria Floridia: 

"I giorni passano, l’estate avanza e gli stipendi e le parcelle pagate dalla Stretto di Messina crescono. E le promesse di Salvini si allontanano.Per essere precisi, è passato 1 anno e mezzo da quando il governo ha resuscitato la società dello Stretto che dovrà realizzare il ponte. Ma fino ad ora ha solo speso soldi e messo in allarme i cittadini. Ebbene sì i cittadini stanno per subire gli espropri e l’apertura dei cantieri metterà in ginocchio le città per molto tempo.Per cosa? Per la realizzazione del ponte? No! Per un capriccio. Per una mangiatoia.E la Meloni che fa? Peggiora le cose. Come? Piegando la realtà per i loro programmi. Cambia infatti le leggi al solo fine di permettere a Salvini di farsi la fatidica foto con il caschetto davanti a una ruspa. Quel che viene dopo non gliene importa un accidente.E cosa fa?Nel decreto che si sta discutendo alla Camera permette:

  • l’approvazione del progetto esecutivo “per fasi costruttive”! Gravissimo: in sostanza da oggi si potrà spezzettare l’opera, farsi approvare una parte qualsiasi del progetto fosse anche una sola strada, una rampa, un solo pilone e realizzare solo quello. Autorizzare la realizzazione di un ecomostro e lasciarlo lì. A futura memoria. Insomma, il modo migliore per iniziare i lavori e non finirli mai;
  • sapete cosa altro c'è in questo decreto? C'è la cancellazione di qualsiasi termine per la redazione di un progetto esecutivo finale, che significa cantieri aperti da qui all’eternità.

Per non parlare dell’affidamento della certificazione delle spese affidata a un consulente nominato da Salvini invece che ad un Ente adeguato e terzo come la Corte dei Conti, proposta anche dal Presidente dell’ANAC.Cari cittadini: nessun progetto unitario, nessuna data finale, nessuna trasparenza. Solo propaganda e devastazione.Stanno prevedendo per legge che possono alzare un pilone, o due o una rampa e lasciare tutto lì per chissà quanto! Come pezzi di un preannunciato disastro. A futura memoria. Incredibile.In tutto questo, l’unica cosa che realmente continua a progredire sono costi e spese a carico dei cittadini. La Stretto di Messina ha chiuso il bilancio del 2023 con una perdita di oltre 80 milioni e ciononostante continua ad ampliare i suoi dipendenti e i suoi consulenti in vista della realizzazione di non si sa bene cosa. Con un Ministero dei Trasporti ipotecato, che ha bloccato per questo e gli anni a venire oltre 11 miliardi. Peraltro, già stimati insufficienti.Proprio un bell’affare questo ponte. Ma non per i cittadini."

Riassumendo. Dopo essersi reso conto che costruire quel tipo di ponte (che in passato aveva etichettato come destinato a crollare) è cosa non solo complicata ma forse impossibile, per evitare l'ennesima figura di ... palta Salvini ha preteso dal governo lo spacchettamento dell'opera per poter dire di averne iniziato i lavori, foss'anche per tirar su un muretto o asfaltare una strada sterrata, dopo aver espropriato i residenti dell'area dei loro beni... senza avere certezza alcuna che l'opera possa esser terminata. E per esser sicuro di poter gettar via soldi a promozione dei suoi interessi politici senza rischiare contenziosi con la Corte dei Conti, Salvini pretende anche che a verificare i costi dell'opera sia una persona di sua fiducia.

E tutto questo sta avvenendo all'insaputa della pubblica opinione, nell'ombra... "col favore delle tenebre". 

E Salvini e Meloni pretendono pure di farsi chiamare "patrioti"!

Autore Gino Tarocci
Categoria Politica
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