Ad accorgersene i carabinieri: l’indirizzo era lo stesso di un impresario di pompe funebri finito in guai giudiziari per aver favorito la latitanza di un boss della ’ndrangheta.

Ad accorgersene i carabinieri: l’indirizzo era lo stesso di un impresario di pompe funebri finito in guai giudiziari per aver favorito la latitanza di un boss della ’ndrangheta.