Il 14 e 15 febbraio, il PACTA Salone ospiterà lo spettacolo "IL MESSAGGERO DELLE STELLE", un’opera che rende omaggio a uno dei più grandi scienziati della storia, Galileo Galilei, attraverso la penna del drammaturgo Francesco Niccolini e l’interpretazione di Flavio Albanese. Questo evento, parte del Festival ScienzainScena, non è solo una rappresentazione teatrale, ma un’interessante fusione di scienza, storia e arte, un viaggio che ci conduce nel cuore della rivoluzione copernicana.
Il lavoro di Niccolini parte da un’intuizione letteraria che ricalca l’amore di Galileo per “L’Orlando Furioso” di Ludovico Ariosto. Questa scelta di collegare il mondo poetico di Ariosto con le scoperte scientifiche dell’epoca di Galileo è audace e affascinante; crea una sinergia che unisce il fantastico al razionale. La figura di Astolfo d’Inghilterra, paladino dell’Orlando, diventa così il medium attraverso il quale si esplorano le menti dei grandi scienziati che hanno contribuito a modificare la nostra visione dell’universo.
La regia di Marinella Anaclerio, affiancata dalla consulenza scientifica di Marco Giliberti, promette un'esperienza immersiva che spazia dalle rime surreali alle argomentazioni scientifiche, creando un'atmosfera di meraviglia e scoperta. Lo spettacolo diventa una giostra di sorprese, dove i personaggi storici come Copernico, Tycho Brahe, Keplero, Newton e Giordano Bruno si intrecciano non solo nella storia ma anche nella narrazione poetica.
Flavio Albanese, attore di straordinaria versatilità e formatore di talento, incarna il paladino Astolfo con fervore e passione. La sua esperienza con il Piccolo Teatro di Milano e altre prestigiose istituzioni artistiche italiane si riflette in una performance che è al contempo incisiva ed emozionante. Albanese riesce a trasmettere un amore genuino per la materia che tratta, rendendo accessibile al pubblico una moltitudine di concetti scientifici complessi, attraverso un linguaggio artistico e una recitazione vivace.
L’elemento patafisico, citato da Niccolini, si insinua nel racconto come un’ulteriore chiave di lettura. La patafisica, ovvero la scienza delle soluzioni imponderabili, appare perfettamente pertinente nel contesto della rivoluzione copernicana, durante la quale le certezze consolidate venivano messe in discussione. L’incontro tra Astolfo e gli scienziati traduce questo concetto in un dialogo che oscillica tra il serioso e l’assurdo, il che fa riflettere su quanto possa essere fragile il nostro sapere rispetto all’infinito mistero dell’universo.
La produzione è arricchita da una straordinaria componente visiva e sonora creata dal team di professionisti coinvolti: da Francesco Arrivo per le scene e la grafica, a Giuseppe Magrone per i video e le animazioni, fino ai costumi di Simona De Castro e all’illuminazione di Cristian Allegrini. Ogni elemento scenico è pensato per sostenere la narrazione, trasportando gli spettatori in un’altra epoca, un'altra dimensione. L'effetto combinato di luci, suoni e immagini offre un’esperienza multisensoriale, che rende l'incontro con la scienza e la poesia ancora più coinvolgente.
Se analizziamo il messaggio sotteso a "IL MESSAGGERO DELLE STELLE", risulta evidente come Niccolini e Albanese intendano celebrare l’indagine scientifica come un atto di coraggio e inventiva. Galileo stesso, con il suo “Sidereus Nuncius”, non ha semplicemente osservato le stelle; ha osato sfidare le convenzioni dell'epoca, abbracciando una verità che, seppur difficile da accettare, avrebbe cambiato per sempre il modo in cui vediamo noi stessi nell’universo. In questo senso, lo spettacolo diviene una sorta di manifesto per la curiosità intellettuale e la ricerca della verità.
L’inserimento di figure storiche come Tolomeo e Giordano Bruno nell’opera non è casuale. Tolomeo rappresenta il conservatorismo scientifico, la paura del cambiamento, mentre Giordano Bruno incarna il pensiero libero e la lotta contro l’ignoranza. Attraverso Astolfo, il pubblico viene guidato in un percorso che invita a riflettere sull’importanza di porsi domande e di non accontentarsi delle risposte facili. L’opera insegna che la vera conoscenza è spesso accompagnata da conflitti, resistenze e, talvolta, sacrifici.
La collaborazione con associazioni culturali e istituzioni come l’INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica dà ulteriore spessore alla credibilità scientifica dello spettacolo, evidenziando come la cultura e la scienza possano interagire e nutrirsi a vicenda. Situazioni del genere sono fondamentali per stimolare un interesse più ampio verso argomenti scientifici, facendo leva sull'emozione e sull'intrattenimento
"IL MESSAGGERO DELLE STELLE" si presenta non solo come un omaggio a Galileo Galilei e alla rivoluzione copernicana, ma anche come un invito a esplorare e a interrogarsi sul nostro posto nell'universo. La combinazione di improvvisazioni poetiche, intense interpretazioni e rigore scientifico offre un'esperienza completa e stimolante. Queste due serate al PACTA Salone saranno un'opportunità imperdibile per riscoprire l’importanza della scienza nella nostra vita, avvolti dalla magia del teatro. Proprio come il cielo stellato che Galilei scrutava, anche questo spettacolo si propone di illuminare la nostra comprensione del mondo, permettendoci di guardare oltre l’orizzonte. *_©Angelo Antonio Messina
INFORMAZIONI GENERALI
Per informazioni: www.pacta.org - tel. 0236503740 - mail biglietteria@pacta.org - promozione@pacta.org - ufficioscuole@pacta.org
Dove siamo: PACTA SALONE via Ulisse Dini 7, 20142 Milano
Orari biglietteria: via Ulisse Dini 7, 20142 Milano
dal lun al ven dalle ore 16.00 alle ore 19.00 | nei giorni di programmazione, 1h prima dell’inizio dello spettacolo
Acquisto biglietti: www.pacta.org e Circuito Vivaticket (online, telefonicamente e nelle prevendite fisiche) 25% di sconto per chi acquista online
PREZZI: Intero €24 | Rid. Convenzioni, CRAL e gruppi (min. 10 persone) €16 | Under 25/over 60 €12 | gruppi scuola €9