Dopo l’accordo politico con i governi UE di dicembre, il Parlamento europeo ha approvato mercoledì dieci testi legislativi che riformano la politica europea sulla migrazione e l'asilo.Solidarietà e responsabilitàPer aiutare i Paesi UE più esposti alle pressioni migratorie, gli altri Stati membri dovranno contribuire e accogliendo una parte dei richiedenti asilo o dei beneficiari di protezione internazionale nel loro territorio, stanziare contributi finanziari o fornire un sostegno tecnico-operativo. Saranno inoltre aggiornati i criteri che attribuiscono a uno Stato la responsabilità di esaminare le domande di protezione internazionale (le cosiddette "norme di Dublino"). Il regolamento sulla gestione dell'asilo e della migrazione, presentato dal relatore Tomas TOBÉ (SE, PPE), è stato approvato con 322 voti favorevoli, 266 contrari e 31 astensioni. Per saperne di più sulla legislazione, cliccare qui.

Situazioni di crisiIl regolamento sulle situazioni di crisi e di forza maggiore istituisce un meccanismo di risposta agli aumenti improvvisi degli arrivi, garantendo solidarietà e sostegno agli Stati membri che devono far fronte a un afflusso eccezionale di cittadini di paesi terzi. Le nuove norme affronteranno anche il tema della strumentalizzazione dei migranti, ossia il loro uso da parte di paesi terzi o attori non statali ostili con l’obiettivo di destabilizzare l'UE. Il regolamento, presentato dal relatore Juan Fernando LÓPEZ AGUILAR (ES, S&D), è stato approvato con 301 voti favorevoli, 272 contrari e 46 astensioni. Per saperne di più sul regolamento sulle situazioni di crisi, cliccare qui.

Accertamenti alle frontiere dell'UE (screening)Le persone che non soddisfano i requisiti per entrare nell'UE saranno soggette a un accertamento preliminare della durata massima di sette giorni e comprensivo di identificazione, raccolta di dati biometrici e controlli sanitari e di sicurezza. Gli Stati membri dovranno istituire meccanismi di controllo indipendenti per garantire il rispetto dei diritti fondamentali. Il regolamento, presentato dalla relatrice Birgit SIPPEL (DE, S&D), è stato approvato con 366 voti favorevoli, 229 contrari e 26 astensioni. I deputati hanno approvato anche un nuovo regolamento sul sistema centralizzato di informazioni sulle condanne (ECRIS-TCN) con 414 voti favorevoli, 182 contrari e 29 astensioni. Per saperne di più sul regolamento sugli accertamenti alle frontiere, cliccare qui.

Procedure di asilo più rapideIn tutta l'UE sarà introdotta una nuova procedura per il riconoscimento e la revoca della protezione internazionale. Con le nuove regole, il trattamento delle domande di asilo alle frontiere dovrà diventare più rapido, con scadenze più brevi per le domande infondate o inammissibili. La legge, presentata dalla relatrice Fabienne KELLER (FR, Renew), è stata approvata con 301 voti favorevoli, 269 contrari e 51 astensioni. La nuova procedura per il rimpatrio alle frontiere è stata approvata con 329 voti favorevoli, 253 contrari e 40 astensioni. Per saperne di più sul regolamento sulla procedura di asilo, cliccare qui.

Regolamento EurodacI dati delle persone che entrano irregolarmente nell'UE, comprese le impronte digitali e le immagini del volto di chiunque abbia più di sei anni, saranno memorizzati nella banca dati Eurodac aggiornata. Le autorità potranno anche segnalare gli individui aggressivi, armati o che rappresentano una minaccia alla sicurezza. Il regolamento, presentato dal relatore Jorge BUXADÉ VILLALBA (ES, ECR), è stato approvato con 404 voti favorevoli, 202 contrari e 16 astensioni. Per saperne di più sul regolamento Eurodac, cliccare qui.

Attribuzione delle qualificheIl Parlamento ha anche approvato nuove regoli comuni per tutti gli Stati membri sul riconoscimento dello status di rifugiato o di persona che gode di protezione sussidiaria e sui diritti applicabili al riguardo. Gli Stati membri avranno il compito di valutare la situazione nel paese di origine sulla base dei dati forniti dall'Agenzia UE per l'asilo. Una volta concesso, lo status di rifugiato sarà sottoposto a verifiche regolari. Chi ha richiesto protezione dovrà rimanere nel territorio dello Stato membro responsabile di esaminare la domanda o dello Stato che ha concesso la protezione. Il regolamento, presentato dal relatore Matjaž NEMEC (SI, S&D), è stato approvato con 340 voti favorevoli, 249 contrari e 34 astensioni. Per saperne di più sul regolamento qualifiche, cliccare qui.

Accoglienza dei richiedenti asiloGli Stati membri dovranno garantire che gli standard di accoglienza dei richiedenti asilo, ad esempio per quel che riguarda alloggi, istruzione e sanità, siano gli stessi in tutta l'Unione. I richiedenti asilo registrati potranno iniziare a lavorare al più tardi entro sei mesi dalla data di presentazione della domanda. Si procederà anche a regolamentare le condizioni di detenzione e la limitazione della libertà di circolazione, in modo da disincentivare gli spostamenti da un Paese UE all'altro. La direttiva, presentata dalla relatrice Sophia IN 'T VELD (NL, Renew), è stata approvata con 398 voti favorevoli, 162 contrari e 60 astensioni. Per saperne di più sulla direttiva sulle condizioni di accoglienza, cliccare qui.

Accesso sicuro e legale all'EuropaIl nuovo quadro per il reinsediamento e l'ammissione umanitaria prevede che gli Stati membri possano offrirsi di ospitare i cittadini di paesi terzi riconosciuti dall'ONU come rifugiati, ai quali sarà garantito un accesso all'UE legale, organizzato e sicuro. Il regolamento, presentato dal relatore Malin BJÖRK (SE, The Left), è stato approvato con 452 voti favorevoli, 154 contrari e 14 astensioni. Per saperne di più sul quadro dell'UE per il reinsediamento.

Prossime tappeUna volta approvate formalmente anche dal Consiglio, le leggi entreranno in vigore dopo essere state pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'UE. L'applicazione dei regolamenti è prevista dopo due anni. Per quanto riguarda la direttiva sulle condizioni di accoglienza, gli Stati membri avranno due anni di tempo per introdurre le modifiche nelle loro leggi nazionali. Adottando questa relazione, il Parlamento risponde alle aspettative dei cittadini di rafforzare il ruolo dell'UE nell'affrontare tutte le forme di migrazione irregolare e di rafforzare la protezione delle frontiere esterne dell'Unione Europea, nel rispetto dei diritti umani, di applicare in modo uniforme regole comuni in tutti gli Stati membri sulla prima accoglienza dei migranti, rafforzare il ruolo dell'UE e riformare il sistema europeo di asilo sulla base dei principi di solidarietà e di equa ripartizione delle responsabilità, come espresso nelle proposte 42(2), 43(1), 43(2), 44(1), 44(2), 44(3), 44(4) delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa.

I toni entusiastici dell'ufficio stampa del Parlamento europeo, nel descrivere i voto odierno, non soddisfano però le associazioni umanitarie, come fa capire la nota a commento diffusa da Save the Children:

L’approvazione da parte dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri del nuovo Patto europeo su migrazione e asilo indebolirà significativamente le tutele per i minori che fuggono da guerre, fame, conflitti, violenza, rischiando spesso la morte. Lo afferma Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare i bambini e le bambine a rischio e garantire loro un futuro. L’esito del voto di oggi non solo minerà il diritto di asilo dei minori e delle famiglie in Europa, ma li metterà anche a rischio di detenzione, respingimenti e violenze alle frontiere.“È chiaro che il Parlamento europeo e gli Stati membri dell’UE hanno dato priorità alla limitazione dell’accesso all’Europa rispetto alla protezione urgente dei minori vulnerabili in fuga da conflitti, persecuzioni, fame, matrimoni forzati e povertà estrema. Con l’approvazione di questo provvedimento esiste il rischio concreto che le famiglie, anche quelle che viaggiano con bambini molto piccoli, finiscano per trascorrere settimane o mesi nei centri di detenzione. Questi minori dovrebbero essere a scuola, creando ricordi felici, non dolorosi in centri di detenzione che senza dubbio avranno un impatto su di loro negli anni a venire” ha dichiarato Willy Bergogné, Direttore e rappresentante di Save the Children Europa presso l’UE.“Tutti i bambini, le bambine e gli adolescenti che arrivano in Europa meritano di trovare un sistema che riconosca i loro bisogni, li tratti con rispetto e dignità e li protegga dai pericoli. Purtroppo, queste regole potrebbero finire per accrescere la sofferenza e l’angoscia di migliaia di minori bisognosi di protezione. Save the Children continuerà a impegnarsi a favore dei bambini, delle bambine e delle famiglie in transito, assicurandosi che i loro bisogni siano soddisfatti e i loro diritti rispettati, e continuerà a fornire loro un supporto cruciale in tutta Europa. Il ruolo di organizzazioni come la nostra diventa più importante che mai, poiché i diritti dei minori sono messi a rischio da politiche restrittive che non riescono ad affrontare le principali carenze dell’attuale sistema di asilo” ha concluso Willy Bergogné.Save the Children chiede alle autorità responsabili dell’attuazione del Patto europeo migrazione e asilo di dare priorità alla protezione dei minori e di adottare misure per affrontare e ridurre al minimo eventuali rischi che potrebbero ledere i loro diritti.Le decisioni prese dalle autorità nazionali in merito alle procedure di frontiera, alle misure di protezione dei minori e ai sistemi di monitoraggio faranno una grande differenza nella vita e nel benessere dei bambini e delle famiglie che cercano sicurezza in Europa.

Negativo anche il giudizio di Amnesty International:

Commentando il voto favorevole del Parlamento europeo a un nuovo pacchetto di leggi su migrazione e asilo, Eve Geddie, direttrice dell’Ufficio Istituzioni europee di Amnesty International, ha dichiarato:“Dopo anni di negoziati, le istituzioni europee hanno ora vergognosamente co-firmato un accordo che, lo sanno bene, produrrà ancora più grandi sofferenze umane. Per le persone in fuga da conflitti, persecuzione o insicurezza economica, queste riforme significheranno minore protezione e maggiore rischio di subire violazioni dei diritti umani in tutt’Europa, come respingimenti illegali e violenti, detenzioni arbitrarie e controlli discriminatori”.“L’Europa ha perso un’occasione fondamentale per costruire un sistema di migrazione e asilo che avesse al centro i diritti umani e che sostenesse incondizionatamente il diritto umano di chiedere asilo, a prescindere da come si arriva e dal luogo di provenienza. Un’occasione persa per mostrare leadership globale in favore della protezione delle persone rifugiate e della costruzione di percorsi sicuri, equi e degni per raggiungere l’Europa, in cerca di salvezza o di opportunità”.“Amnesty International continuerà a stare dalla parte delle persone migranti e rifugiate, dalla parte delle persone colpite dal razzismo, dalla discriminazione, dalla violenza e dalle violazioni dei diritti umani alle frontiere europee e oltre, nonché, dalla parte delle innumerevoli persone, organizzazioni e comunità impegnate a difendere i loro diritti”.

L'aspetto più singolare della vicenda è che questo patto che avrebbe dovuto segnare una svolta epocale dell'Europa in favore della linea (post) fascista di cui la premier Meloni si era fatta promotrice e paladina, in realtà non piace neppure agli estremisti di destra del nostro Paese, tanto che la Lega ha votato contro e FdI lo ha approvato in parte.



Crediti immagine: Parlamento europeo