Questo giorno, il 29 agosto, ricorda a tutti i tragici eventi di Ilovaisk del 2014, del fatto che questa guerra, iniziata con l'occupazione russa della nostra Crimea, con il tentativo di impadronirsi del Donbass, deve finire proprio lì: nella Crimea liberata, nelle città liberate del Donbass, con le nostre truppe che raggiungono il confine di Stato dell'Ucraina.Abbiamo sempre tenuto presente questo obiettivo. Non ce ne dimentichiamo.Le forze armate dell'Ucraina, la nostra intelligence, le nostre forze di difesa stanno svolgendo il loro compito. Sono sicuro che tutti voi capiate cosa sta accadendo, per cosa stiamo combattendo e per cosa ci stiamo battendo. E i nostri soldati non hanno bisogno di annunci...L'Ucraina sta riprendendo il suo territorio. E riprenderà la regione di Kharkiv, la regione di Luhansk, la regione di Donetsk, la regione di Zaporizhzhia, la regione di Kherson, la Crimea, il controllo dei tratti di mare lungo la fascia costiera del Mar Nero e del Mar d'Azov - dall'isola di Zmiinyi allo stretto di Kerch. Accadrà questo. E proprio come lo capiscono gli ucraini, voglio che lo capiscano anche gli occupanti. Non ci sarà posto per loro in terra ucraina.Qualcuno vuole sapere quali sono i nostri piani? I dettagli non saranno divulgati da nessuna persona che sia realmente responsabile. Perché questa è una guerra. E questo è quello che si fa durante una guerra.Ma gli occupanti lo devono sapere: li cacceremo dal confine. Dal nostro confine, la cui linea non è cambiata. Gli invasori lo sanno bene.Se vogliono sopravvivere, è tempo che l'esercito russo fugga. Vada a casa. Se i soldati russi hanno paura di tornare in Russia, beh, allora arrendetevi e vi garantiremo il rispetto di tutte le norme delle Convenzioni di Ginevra.Se non mi daranno ascolto, di loro si occuperanno i nostri difensori, che non si fermeranno finché non tutto ciò che appartiene all'Ucraina non sarà liberato.Non c'è nulla di nuovo. Non è qualcosa che è iniziato. È ciò di cui parliamo da 187 giorni.Oggi ho tenuto incontri con i militari, con i rappresentanti del settore militare-industriale e con funzionari di governo. Incontri importanti, argomenti importanti, che sarebbe sbagliato rivelare. Ma tutti ne potranno vedere i risultati nel corso del tempo, con la distruzione della logistica, delle basi e dei quartier generali del nemico. Continueremo a farlo.

Queste le parole del  rapporto serale di Zelensky, da lui pronunciare lunedì sera dopo che in precedenza Natalia Humeniuk, portavoce del comando operativo del sud, aveva dichiarato ufficialmente che nel sud del Paese l'esercito ucraino ha lanciato la sua controffensiva in "molte direzioni".

Di una controffensiva per iniziare a liberare la parte meridionale dell'Ucraina se ne parla dai primi giorni di luglio, quando il ministro della Difesa Reznikov aveva dichiarato di aver ricevuto da Zelensky un ordine esecutivo in tal senso.

Anche se non confermato ufficialmente, l'esercito ucraino avrebbe sfondato la prima linea di difesa russa a protezione della città occupata di Kherson, mentre i ponti principali che collegano le due aree della regione di Kherson attraversata dal Dnipro sono ormai inutilizzabili, con i russi che tentano di ovviare con un ponte di barche, ma anch'esso però a rischio attacchi da parte dei droni e dell'artiglieria di precisione.

La controffensiva di cui ha parlato Humeniuk mira a esaurire il supporto alle forze d'invasione, sia per impedirne l'avanzata che il mantenimento delle posizioni conquistate. A differenza di quanto fanno i russi che per avanzare distruggono sistematicamente tutto ciò che pretendono di voler salvare dai nazisti, gli ucraini non possono bombardare le loro città e chi vi abita. Pertanto, l'unica strategia a loro disposizione rimane la sistematica distruzione delle linee di approvvigionamento delle forze di occupazione russe, in modo da render loro impossibile mantenere le posizioni senza cibo, acqua, vestiti di ricambio, armi, munizioni...

Humeniuk ha affermato che tale operazione non sarà facile, confidando però che i risultati possano esserne amplificati dal morale delle truppe russe che non si può certo dire che sia alto. 

Il maggiore generale Dmytro Marchenko aveva già dichiarato in un'intervista che l'Ucraina intende riconquistare Kherson e porre fine alla fase attiva della guerra entro la fine dell'anno prima che inizi la stagione invernale. 


I russi, nel frattempo, continuano la strategia di bombardamenti indiscriminati lungo tutto l'arco del territorio occupato per minare il morale della popolazione, ma senza risultati, anche dal punto di vista militare, visto che, nonostante i numerosi tentativi, non riescono ad avanzare.


Questi i numeri aggiornati forniti dallo stato maggiore della difesa ucraina sule perdite subite dai russi dallo scorso 24 febbraio: 47.550 soldati, 1.954 carri armati, 4.294 veicoli corazzati da combattimento, 3.217 veicoli e serbatoi di carburante, 1.079 sistemi di artiglieria, 282 sistemi di lancio multiplo di razzi, 151 sistemi di difesa aerea, 204 elicotteri, 234 aeroplani, 847 droni e 15 barche.