Le liste che sostenevano la candidatura di Stefano Fassina alle amministrative 2016 per le elezioni comunali a Roma sono state respinte dalla commissione elettorale perché non rispettavano i requisiti richiesti, poiché sarebbero stati utilizzati moduli di iscrizione scaduti e alcuni dati sarebbero mancanti.

Ecco la cronistoria della vicenda come è stata raccontata nella pagina facebook di Stefano Fassina.

"Abbiamo appreso con stupore che la commissione elettorale ha respinto le nostre liste dalla competizione per Roma. Si tratta di una decisione che, se fosse confermata, altererebbe pesantemente l'esito delle elezioni amministrative nella Capitale. Presentiamo subito ricorso e nelle prossime ore decideremo quali ulteriori iniziative intraprendere."

"Presentiamo ricorso contro l'esclusione delle nostre liste.
Alle 13.00 conferenza stampa nella sede del comitato elettorale di Via Tempesta 126."

Quindi, Fassina farà ricorso e dovremo aspettare l'esito per sapere se sarà riammesso oppure no. Però, al di là di come andrà a finire, rimane il danno d'immagine.

Anche dai commenti inviati nei social, quella che viene sottolineata è la figuraccia fatta da Fassina con il quesito che ne consegue. Ma come? Uno si candida per tentare di risolvere i problemi, enormi, della capitale d'Italia e non è neppure capace di assolvere a dei problemi burocratici minimi come riempire dei moduli?

Ed è pure incredibile che questo accada a liste che, comunque la si pensi, rappresentano il 5/6% degli elettori. E nessuno si era accorto degli errori che si stavano commettendo?

La sinistra, dato che quella di Fassina era l'unica lista che potesse rappresentare quell'area considerando che il PD sta ormai sta rappresentando soprattutto l'area di centro, non  avrà voce nel Comune di Roma.

Ma se questa è la preparazione attuale della sinistra, forse è giusto così. A meno che, e visto che in Italia accade ed è accaduto di tutto, quello a cui abbiamo assistito non sia semplicemente puro teatro, una mossa voluta per favorire la candidatura di Giachetti che potrebbe veder risalire le possibilità di partecipare al  ballottaggio, utilizzando una parte dei voti di quegli elettori che ancora credono che il PD sia un partito di sinistra.