In base a quanto riportato dalla Tass, l'FSB, il servizio federale per la sicurezza della Federazione russa paragonabile alla FBI statunitense, ha dichiarato di aver smantellato il gruppo criminale REvil, responsabile degli attacchi informatici ransomware sia in Usa che in Europa e di averne identificato i responsabili.
Gli Stati Uniti avevano offerto una ricompensa fino a 10 milioni di dollari per informazioni che portassero alla cattura dei membri della banda, ma sembra che nessun membro russo di coloro che ne facevano parte sarà estradato in America.
Nell'operazione, l'FSB ha affermato di aver sequestrato più di 426 milioni di rubli (circa 4 milioni di euro), di cui una parte in criptovaluta, e una ventina di auto acquistate con i proventi dei reati di estorsione.
Nel vertice di Ginevra della scorsa estate, il tema delle estorsioni tramite gli attacchi informatici di tipo ransomware era stato tra quelli dibattuti tra il presidente russo Putin e il presidente degli Stati Uniti Biden, ma finora non aveva dato frutti concreti. Pertanto, la notizia dello smantellamento della banda REvil avvenuto in Russia è una svolta che in pochi avevano previsto. Oltretutto, tale tipo operazione, in contrasto a dei crimini informatici, è la prima che vede una collaborazione tra Stati Uniti e Russia.