Per capire quanto sia lontano il movimento 5 Stelle rispetto alle dichiarazioni in cui si presentava come partito antisistema in cui contavano solo i contenuti, basta leggere l'ultima dichiarazione di Luigi Di Maio rilasciata sul proprio profilo Facebook... roba da democristiani d'altri tempi.

Il confronto tra le forze politiche su questa base sarà portato avanti dal presidente del Consiglio che eventualmente domani potrebbe essere incaricato dal Presidente Mattarella.Alla fine di questo percorso ci sarà una proposta di progetto di governo che sarà stata condivisa tra le forze politiche che intendono entrare in maggioranza.Prima che venga sottoposta al Presidente della Repubblica, questa proposta sarà votata online su Rousseau dagli iscritti del MoVimento 5 Stelle.Solo se il voto sarà positivo la proposta di progetto di governo sarà supportata dal MoVimento 5 Stelle. Il voto dovrebbe avvenire entro la prossima settimana. Gli iscritti al MoVimento 5 Stelle hanno e avranno sempre l’ultima parola.

Di Maio non si è forse accorto che sta cercando di fare un'alleanza con il Partito Democratico? Leggendo il testo precedente parrebbe di no. Anzi, secondo lui, vorrebbe far credere che a formare il governo sarebbe poi il premier incaricato, come se fosse lui a decidere partiti, programmi e ministri.

Se uno arriva a scrivere queste cose per non voler ammettere che sta cercando di trovare un'intesa con il Pd, significa che tale intesa, anche se ci sarà, in Parlamento potrebbe non avere vita lunga... e a questo punto non per colpa dei renziani. Oltretutto, Di Maio sembrerebbe in tal modo di voler tenere aperta la porta persino ad un clamoroso accordo con la Lega. Per gente simile non ci sono limiti al ridicolo e al grottesco.

L'altro aspetto, è la scarsa, anzi scarsissima, considerazione che Di Maio mostra di avere per i propri sostenitori che, in base a ciò che lui scrive, sarebbero tanto babbei da non capire che cosa stia accadendo.

E per mettere la ciliegina su questo festival dell'ipocrisia a 5 Stelle, c'è il voto sulla piattaforma Rousseau... fatto passare come se fosse una cosa seria. Quando mai sulla "mitica" piattaforma gli iscritti hanno votato in disaccordo a ciò che i vertici dei 5 Stelle desideravano? Non è mai accaduto.


Pertanto, come è molto probabile che sia, dopo l'ennesimo incontro tra le delegazioni di Pd e 5 Stelle in cui si dovranno sciogliere gli ultimi nodi dell'intesa che, a questo punto, riguarderebbero solo il ruolo da assegnare a Di Maio nel nuovo governo (l'ex bibitaro si è intestardito di voler continuare ad occupare un ministero, qualunque sia. Ma c'è da credere che dell'inciampo dovrà occuparsene Conte), le due forze politiche nel pomeriggio indicheranno Giuseppe Conte quale premier incaricato che, nei prossimi giorni, avrà il compito di rabberciare un governo ed un programma credibile per proseguire la legislatura.

Poi Rousseau lo voterà a maggioranza ed alla riapertura del Parlamento ci sarà un nuovo governo che, almeno a giudizio dei mercati con lo spread in netto calo, non potrà essere peggiore e meno credibile del precedente.

Da capire, poi, quanto potrà durare. Ma quella è un'altra storia.