La prestigiosa Biennale delle Ville Venete quest'anno intreccia l'arte alla letteratura in un evento imperdibile ricco di ospiti d'elite. La rassegna d'arte ideata da Massimo Tegon dietro invito dello stesso, ospiterà la presentazione del magistrale saggio storico-artistico “Templaris Compendium” della nota scrittrice e Critico d'arte Melinda Miceli. L'evento si terrà il 21 luglio presso Villa Condulmer cui è collegata la figura di Giuseppe Verdi e quella del presidente americano Ronal Reagan che vi fu ospite nel 1987. Al Vernissage che introdurrà l'Opera c'è la possibilità di visitare la splendida villa eretta da un ramo dei Patrizi Veneti Condulmer in persona di Alvise e che annoverano anche nel loro albero genealogico un Papa, Eugenio IV. Oggi la villa è un albergo di lusso dove nel salone principale c'è ancora il pianoforte che Verdi suonò durane il suo soggiorno.

Templaris Compendium autrice Melinda Miceli dalla biografia che fa tremare i polsi, ha ricevuto il Premio Giotto Golden per la letteratura, il Premio Golden Certamen internazionale dell’Enciclopedia d’arte italiana, il Premio Federico 2 e il Premio Cultura Sicilia per la Saggistica grazie all’impostazione, al lessico e alle rivelatrici ricerche sul Medioevo, illustrate da una stupenda iconografia e grafica gotica, inoltre lo attende l'Ippogrifo d'oro 2021 per la letteratura. Templaris Compendium è un grande Saggio di conoscenza storica, simbolica, mistica e artistica che riporta risvolti storici inediti e conoscenze scientifiche, raccogliendo anche documenti straordinari come gli exempla preziosa e tradizioni vicine all’ermetismo cristiano. È un libro ricco di trascrizioni e citazioni latine di studiosi eminenti del Medioevo come Jaques de Vitry, Bernald di Clairvaux, Guillaume de Tyre con un punto di vista critico, logico e sistematico che restituisce la verità sulle gesta, il credo, la lingua ieratica e la simbologia templare nell’arte e nell’architettura. 

Il libro della saggista Melinda Miceli è considerato oggi da molte testate il vertice della letteratura templare, il miglior testo sui Templari del 21° secolo, recensito da centinaia di testate nazionali ed estere tra cui il Notiziario araldico che raramente si accinge a inserire editoria nel suo indice. Bisogna però dire che Melinda Miceli è una scrittrice blasonata e pluripremiata dalla discendenza storico nobiliare, annoverante numerosi intellettuali e giudici che piace molto all'elite e che viene attenzionata nei giornali araldici e monarchici anche per i Suoi temi alti rivolti agli eletti oltre che per i contenuti storici inediti e al linguaggio nobile definito standhaliano e dannunziano. 

si ritirò nella splendida villa Condulmer di proprietà del suo amico Giovanni Battista Tornielli, Il grande musicista Verdi deluso per il fiasco della Traviata al Teatro La Fenice di Venezia, il 6 marzo 1853. Gianfranco Scarpari ritiene Villa Condulmer settecentesca; Giuseppe Venturini la data al 1743 su commissione del patrizio Alvise Condulmer; Giuseppe Mazzotti la colloca nel Seicento. Una tradizione, inoltre, asserisce che la villa fu costruita demolendo un antico monastero e si ipotizza che la lunga barchessa ortogonale alla casa domenicale ne sia un reperto.

Secondo i dettami delle Ville Venete del XVIII secolo lo spazio di rappresentanza è privilegiato, con l’edificio signorile preceduto dal giardino in configurazione assiale. L’accesso principale, sito sul lato orientale alla fine di un viale, è caratterizzato da un cancello in ferro battuto con pilastri in mattoni a vista e finiture in bugnato, il tutto ornato da statue. Gli interni conservano pregevoli stucchi e, nel salone d'ingresso al pianterreno, si trovano quattro affreschi di tema bucolico realizzati da Eugenio Moretti Larese (uno è datato 1855). La pavimentazione del terrazzo è alla veneziana.

La Biennale nei suoi 100 giorni è dislocata in 7 appuntamenti nei quali gli artisti e le opere sono ammirati da collezionisti ed esperti d’arte, anche attraverso eventi e cene di gala come questa.

La scrittrice e critico d'arte Melinda Miceli presenta anche la “Vetrina Sicilia” selezionata da Lei stessa, critico dell’Enciclopedia d’arte italiana etc.. I nomi già segnalati rinomati per premi e concorsi sono i seguenti: Armando Nigro, Mimmo Allegra, Luigi Messina, Vincenzo Presenti e il defunto maestro dell’astrattismo siciliano, Pasquale Viscuso.

Tancredi Filangeri