Martedì, Donald Trump ha dichiarato che l'ormai ex presidente Joe Biden gli aveva lasciato una "gentile" lettera all'interno della Resolute Desk (la scrivania dello Studio Ovale alla Casa Bianca), continuando la tradizione che riguarda il giorno dell'insediamento.
Trump ha raccontato ai giornalisti di aver aperto la lettera lunedì sera e di aver considerato l'idea di renderla pubblica: "È una lettera molto bella, in sostanza, un po' motivazionale. Goditi l'incarico. Fai un buon lavoro. È un ruolo importante, davvero molto importante". Così l'ha descritta Trump.
Questo, invece, è ciò che ha scritto Biden:
"Nel congedarmi da questo sacro ufficio, auguro a lei e alla sua famiglia tutto il meglio per i prossimi quattro anni. Il popolo americano - e i popoli di tutto il mondo - guardano a questa casa per la stabilità nelle inevitabili tempeste della storia, e la mia preghiera è che i prossimi anni siano un periodo di prosperità, pace e grazia per la nostra nazione. Che Dio vi benedica e vi guidi come ha benedetto e guidato il nostro amato Paese fin dalla sua fondazione.
Joe Biden, 20 gennaio 2025"
È evidente, visti gli ordini esecutivi già emessi in questi primi giorni del suo mandato, che il meglio per Trump e la sua famiglia abbia già corrisposto al peggio per centinaia di migliaia (se non milioni) di persone, pensando solo ai migranti e agli impiegati della pubblica amministrazione americana a livello federale.
Inoltre, meglio non commentare come Biden abbia interpretato la guida di Dio durante il suo mandato, solo considerando la sua complicità nel genocidio messo in atto a Gaza da parte dello Stato ebraico... si rischierebbe di essere accusati di blasfemia.