I neonazisti israeliani, da giorni, stanno attuando un assedio nei confronti del nord di Gaza impedendo rifornimenti e aumentando i bombardamenti in quell'area che, a loro dire, da gennaio era sotto il totale controllo dell'IDF.

I principali complici dei neonazisti, gli Stati Uniti - inutile parlare di Europa per la quasi totale inconsistenza politica -, hanno inviato un ultimatum con scadenza a 30 giorni (!!!) con cui minacciano di non inviare più armi allo Stato ebraico nel caso continui a non fornire aiuti nel nord della Striscia.

Per dimostrare di tenere in conto il diktat USA, dal valico di Erez West, dopo due settimane di blocco, sono stati fatti passare cinquanta camion con cibo, acqua, forniture mediche e attrezzature per rifugi provenienti dalla Giordania... che corrisponde al nulla, considerando lo stato di Gaza ed il fatto che da due settimane nel nord non erano stati fatti arrivare aiuti.

Dopo questo colpo di teatro, naturalmente, i neonazisti israeliani continueranno a far morire di fame la popolazione del nord... quella che ancora non avranno assassinato con i bombardamenti.

Tra i morituri del morale esercito dei neonazisti dello Stato ebraico vi sono anche i nati prematuri ospitati nel reparto pediatrico dell'ospedale Kamal Adwan, rimasto ormai l'unico in quell'area a dare loro un minimo di assistenza, anche se la scarsità di carburante mette a rischio la possibilità di fornire l'ossigeno di cui  gran parte i loro ha necesità.

Inoltre, non bisogna neppur dimenticare che a Gaza i neonazisti israeliani si premurano di assassinare anche chi fornisce assistenza, come ci ricorda questa testimonianza oltre ad impedire l'ingresso nella Striscia alle ong che offrono assistenza sanitaria: ben sette quelle bandite negli ultimi giorni secondo l'OMS (fonte CNN).

E nonostante tutto questo, in Italia non si deve dire che Israele stia praticando a Gaza un vero e proprio genocidio per non urtare la sensibilità della locale comunità ebraica e di chi la rappresenta anche in Parlamento, come la senatrice Segre che ha affermato che il genocidio è un'altra cosa, nonostante ci sia una convenzione riconosciuta da tutti i Paesi membri dell'ONU, scritta sulla base delle indicazioni di un avvocato ebreo!



Crediti immagine: ma'an news