Le vittime denunciano anche l’insabbiamento ai vertici, che ora vacillano.
L’arcivescovo di Malta Charles Scicluna, uomo di punta del Vaticano nelle indagini contro gli abusi su minori, è arrivato in Cile per la missione che gli ha affidato Bergoglio: da oggi a venerdì ascolterà a Santiago le vittime del prete pedofilo Fernando Karadima sulla vicenda di monsignor Juan Barros, il vescovo di Osorno che di Karadima fu discepolo ed è accusato di averlo coperto.
Ma ormai non si tratta più del solo «caso Barros», che ha scandito di contestazioni il viaggio recente di Francesco in Cile. L’indagine dell’inviato del Papa fa vacillare i vertici della Chiesa cilena, a cominciare dai cardinali Ricardo Ezzati e Francisco Javier Errázuriz: l’arcivescovo di Santiago e l’emerito che fa parte del «C9», il gruppo di consiglio del Pontefice, proprio come il cardinale Seán O’Malley, presidente della commissione vaticana per la tutela dei minori.