Esteri

Musk all'Italia sul caso Albania: "Questi giudici se ne devono andare"


Nicola Fratoianni (AVS):
"Da non so quale delle sue ville l'oligarca Musk vuole insegnarci cos'è giusto e cosa sbagliato, sfruttando il suo potere social per attaccare i giudici italiani che fanno il loro lavoro e unirsi alla crociata di Meloni contro la magistratura.Un multimiliardario, dall'alto del suo privilegio, che attacca con disprezzo le autorità democratiche di un altro Paese e se la prende con persone che non hanno nulla e hanno subito enormi sofferenze. Lasciatemelo dire, che schifo.Noi non prendiamo lezioni di giustizia da un multimiliardario americano. E Meloni invece? Non ha intenzione di difendere le istituzioni italiane dalle ingerenze straniere? I sedicenti patrioti di destra non hanno problemi a farsi dettare l'agenda oltreoceano?Perché così viene il dubbio che, dopo aver preso il potere negli USA, Musk voglia comprarselo anche in Italia. E con il benestare del governo, da Meloni in giù..."
Riccardo Magi (Più Europa):"Chissà se i patrioti Meloni e Salvini difenderanno la sovranità italiana dalle ingerenze del miliardario americano Elon Musk che chiede ai giudici di un Paese sovrano di andarsene.Perché Musk non si fa gli affari suoi? Forse pensa di intimidire i giudici italiani, ma l'Italia non è ancora l'Ungheria di Orban, né la Russia di Putin, né tantomeno gli Usa di Trump con la giustizia assoggettata al potere politico". 
Queste alcune delle reazioni, dovute, al "Questi giudici se ne devono andare", con cui Elon Musk ha commentato un post su X di un utente, Mario Nawfal, che dal suo account copia e ripubblica i lanci dei media in lingua inglese, tra cui (ripreso dal Financial Times) quello in cui si riporta la sospensione della convalida del trattenimento di 7 migranti deportati in Albania, decisa dal Tribunale di Roma. 

Musk non conosce la costituzione italiana e tantomeno la legislazione italiana, così come quella europea. Nonostante ciò, compulsivamente, interviene nella vita pubblica del nostro Paese facendo dichiarazioni che dimostrano solo la sua ignoranza.

Per le ragioni spiegate all'inizio da due rappresentanti delle opposizioni, le dichiarazioni di Musk sono anche del tutto inopportune. Ma non se ne è accorto il segretario leghista, oltre che ministro e vice premier, Matteo Salvini, mettendo ancora una volta in mostra la dabbenaggine di cui pare farsi vanto, riportando il tutto alla sua vicenda giudiziaria:

"Elon Musk ha ragione. Il 20 dicembre potrei ricevere una condanna a 6 anni di galera per aver bloccato, da ministro dell'Interno, gli sbarchi di clandestini. Visto dall'estero tutto questo sembra ancora più incredibile".

Il problema, invece, è che tutto questo visto dall'Italia, più che incredibile, appare ALLUCINANTE, e ancor di più pensando al ruolo che Musk potrebbe avere nell'amministrazione Trump.

Meloni per il momento, furbescamente ed opportunamente, tace, ma non è detto detto che così sarà in futuro... la sua posizione infatti vacilla ed è chiamata a baciare la pantofola di Trump, come ha spiegato il redivivo (politicamente) Steve Bannon, uno che in passato l'aveva esaltata definendola una "vera fascista":

"Molti, nel movimento qui, pensano che Meloni si è quasi trasformata in una Nikki Haley. È stata tra i più grandi sostenitori della continuazione della guerra in Ucraina. Però l'Italia non ha fatto abbastanza per tenere il canale di Suez aperto per il commercio: tra i gruppi tattici di portaerei là, credo che ci sia solo una corvetta italiana. Comunque penso che il suo atteggiamento cambierà con l'arrivo del presidente Trump, che la convincerà. E che i Paesi della Nato saliranno a bordo abbastanza rapidamente. Altrimenti, se crede davvero a quello che ha detto negli ultimi anni, dovrebbe essere pronta con gli altri in Europa a metterci i soldi, a staccare assegni grandi quanto i discorsi. Noi del movimento Maga siamo irremovibili, vogliamo tagliare al 100% i fondi per l'Ucraina alla Camera.Trump dirà che vuole la pace in Ucraina. Non parlo per lui, ma è evidente che vuole porre fine a questa semi-ossessione di spingere la Nato quasi in territorio russo. Lui non l'appoggerà, ma lei l'ha fatto, è stata al gioco. È piuttosto ovvio che aveva scommesso che Trump non sarebbe più tornato, si vede dalle sue politiche. La scommessa era sbagliata, non ha pagato. Ora che Trump è tornato, il movimento Maga è più forte che mai e ci prenderemo l'apparato della sicurezza nazionale e della politica estera.Meloni, continua Bannon, può essere un ponte tra America e Europa se resta fedele alle sue convinzioni fondamentali. Non abbiamo bisogno di aiuto da nessuno in Europa. I populisti hanno preso questo Paese, Trump è un grande leader e sono certo che sarà magnanimo, ma il movimento Maga, che è più a destra di Trump, dirà che l'Europa non ha fatto nulla per gli Stati Uniti. Vi abbiamo salvati nella Prima e Seconda guerra mondiale, nella Guerra fredda e in Ucraina. Basta. Perché ci servirebbe un ponte? Abbiamo un modello, America First: riportare la sicurezza economica e lavorativa nel Paese. Se volete un partner, ok, sennò ok uguale. Al movimento Maga non serve un ponte, perché Le Pen, Farage e Orbán sono con noi. Raccomanderei a Meloni: sii ciò che eri quando Fratelli d'Italia era al 3% [cioè una vera fascista, ndr]".

Autore Egidio Marinozzi
Categoria Esteri
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