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Se la Figc, Spalletti e i giocatori della Nazionale avessero un po' di dignità a Udine non giocherebbero contro Israele

La Figc ci informa che a  Coverciano prosegue il raduno della Nazionale che lunedì allo stadio Friuli di Udine affronterà... Israele con l'obiettivo di qualificarsi ai quarti di finale dell'inutilissima Nations League, torneo inventato per dare un senso agli incontri preparatori delle nazionali di calcio, al posto delle amichevoli che ormai non interessavano più nessuno, tantomeno ascolti tv e sponsor.

"La gara contro Israele – dice in conferenza stampa Davide Frattesi - è importantissima perché vogliamo rimanere primi nel girone. I tre punti ci permetterebbero di fare dei ragionamenti che a inizio competizione non erano contemplati. Sarà una partita tosta perché loro sono una buona squadra, con buoni giocatori. Dovremo essere bravi a gestire nel caso dovessimo andare in vantaggio, cosa che non abbiamo fatto all'andata prendendo un gol evitabile".

Frattesi però, e come lui il suo CT Spalletti e la Figc, non si pone il problema dell'avversario che ha di fronte, Israele, la nazionale di calcio di uno Stato canaglia che negli ultimi 12 mesi ha ammazzato come se fossero animali oltre 50mila persone ferendone il doppio. E degli oltre 50mila morti, quasi 17mila erano minori, persino neonati.

Ma Frattesi, Spalletti e la Fign neanche si pongono il problema. Loro si occupano di sport, non hanno mica uno stomaco e una coscienza che suggerisca loro un riflessione del tipo: "Ma che cazzo? come si fa a giocare contro della gente che rappresenta una nazione di assassini? Perché in questo modo si potrebbe anche finire per dare l'impressione di sostenere quanto la nazione di assassini ha fatto finora".

Una riflessione fuori luogo? Per nulla, visto che Cio e Fifa, appena il suo esercito ha messo piede in Ucraina e ha avanzato nel Donbass, hanno impedito alle nazionali di ogni ordine e grado che rappresentavano la Russia di partecipare a qualsiasi manifestazione internazionale. E la Russia non ha fatto oltre 150mila vittime tra la popolazione civile. Invece, allo Stato ebraico di Israele, che sta continuando il genocidio messo finora in atto si concede ciò che è stato impedito alla Russia.

Perché? Vallo a sapere!

Comunque, anche se il 14 ottobre si svolgerà a Udine la partita di calcio tra Italia e Israele, pure con il patrocinio della regione FVG e del Comune di Udine, alle 17 a Udine avrà luogo una manifestazione con un corteo che partirà da Piazza Repubblica per dire "non in nostro nome".

I friulani che non possono tollerare l'infamia di chi stende il tappeto rosso ad uno Stato canaglia, genocida e colonialista, che sta sterminando un popolo per avere la sicurezza di potergli rubare anche gli ultimi pezzi di terra e di vita che ancora non era riuscito a rubargli, sono invitati a partecipare.

"Nel 1973, il Cile avrebbe dovuto ospitare l'Urss per gli spareggi del Mondiale 1974 nell'Estadio Nacional di Santiago, lo stesso dove venivano ammassati, torturati e trucidati gli oppositori al regime di Pinochet. I sovietici chiesero di non giocare lì. Ma la Fifa non volle sentire ragioni, e obbligò le squadre a disputare la partita e l'arbitro a fischiare il calcio di inizio. Solo che l’Urss non si presentò in campo e il Cile giocò una partita fantasma, senza avversari, conclusa dopo pochi secondi e il primo gol segnato. Ma la farsa non finì lì, i sovietici furono multati e la squadra di Pinochet andò ai Mondiali. Ecco, se la Federcalcio, l'allenatore e i giocatori della Nazionale avessero un po' di dignità, avrebbero dovuto ritirare la squadra e fare giocare gli avversari da soli. Una partita fantasma, a ricordare il deserto che chiamano pace". (Luca Pisapia, il manifesto)

Autore Mauro Sartini
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